Salve,
Per un lavoro universitario ci sono stati richiesti dati geografici. Di questo lavoro "universitario" (o presunto tale) sappiamo solo che userebbero "qgis" e "arcgis online". Del lavor presunto sappiamo pco o nulla (come al solito) >per un lavoro universitario avrei bisogno di alcuni file (raster e vettoriali) relativi >al Comune di Loro ciuffenna per elaborare un progetto in QGis e Arcgis online. Non conosco la piattaforma "arcgis online", il mio dubbio e' che tale piattaforma richieda il conferimento di dati geografici e che chi li conferisce possa con questo conferire a tale piattaforma dei diritti di uso dei dati che vadano oltre la nostra licenza (cc-by o cc-by-sa). Aggiungo che non sapevo che arcgis online funzionasse con qgis. Il poco che avevo letto di tale piattaforma era che essa si integrava con arcgis desktop. Grazie. -- ----------------- Andrea Peri . . . . . . . . . qwerty àèìòù ----------------- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
arcgis online mi è capitato di vederlo usato da quelli che cercano le
soluzioni web per farsi le mappe online pensando poi che servizio online sia sinonimo di open source (AIUTO!). Trattandosi di un prodotto in cloud succede che carichi i dati sulla macchina remota, vai ad usarli con il servizio proposto e pubblichi i risultati. Pertanto, se vuoi, i dati vanno a finire sui server di esri, ma questo non vuol dire che diventano di loro proprietà. Solitamente queste tipologie di servizi delegano a chi ne fa uso di prendersi la responsabilità di non violare i permessi di riuso. A tale scopo offrono uno spazio di archiviazione di dati dove è l'utente a deciderne gli accessi. Pertanto, il mio suggerimento, è quello di invitare lo studente a leggersi i termini di utilizzo del servizio, vedere se questi delegano all'utente la responsabilità di rispettare la licenza dei dati, ricordare che, a sua volta, deve rispettare la licenza* E, infine, fargli presente che usando Arcgis online si infila in una situazione di dipendenza. Quanto all'integrazione con il desktop suppongo (e quindi impallinatemi pure) che sia più che altro dovuta al fatto che, una volta caricati i dati sul server, poi questi sono disponibili anche con i servizi OGC (oltre che alle rest api di esri). my2cent *da notare anche che, se fa uso della cc-by-sa, qualsiasi cosa che produrrà dai dati (es. mappe o altri dataset) dovrà essere rilasciata in cc-by-sa (ammesso che il dataset sia significativo per il lavoro che sta svolgendo). _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
QGIS può caricare strati anche tramite le API REST della Esri:
https://github.com/qgis/QGIS/tree/master/src/providers/arcgisrest giovanni Il 9 lug 2017 11:09 AM, "Maurizio Napolitano" <[hidden email]> ha scritto: > arcgis online mi è capitato di vederlo usato da quelli che cercano le > soluzioni web per farsi le mappe online pensando poi che servizio > online sia sinonimo di open source (AIUTO!). > Trattandosi di un prodotto in cloud succede che carichi i dati sulla > macchina remota, vai ad usarli con il servizio proposto e pubblichi i > risultati. > Pertanto, se vuoi, i dati vanno a finire sui server di esri, ma questo > non vuol dire che diventano di loro proprietà. > Solitamente queste tipologie di servizi delegano a chi ne fa uso di > prendersi la responsabilità di non violare i permessi di riuso. A tale > scopo offrono uno spazio di archiviazione di dati dove è l'utente a > deciderne gli accessi. > Pertanto, il mio suggerimento, è quello di invitare lo studente a > leggersi i termini di utilizzo del servizio, vedere se questi delegano > all'utente la responsabilità di rispettare la licenza dei dati, > ricordare che, a sua volta, deve rispettare la licenza* > E, infine, fargli presente che usando Arcgis online si infila in una > situazione di dipendenza. > > Quanto all'integrazione con il desktop suppongo (e quindi > impallinatemi pure) che sia più che altro dovuta al fatto che, una > volta caricati i dati sul server, poi questi sono disponibili anche > con i servizi OGC (oltre che alle rest api di esri). > > my2cent > > > > > > > > *da notare anche che, se fa uso della cc-by-sa, qualsiasi cosa che > produrrà dai dati (es. mappe o altri dataset) dovrà essere rilasciata > in cc-by-sa (ammesso che il dataset sia significativo per il lavoro > che sta svolgendo). > _______________________________________________ > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 808 iscritti al 07/03/2017 [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
2017-07-09 11:20 GMT+02:00 G. Allegri <[hidden email]>:
> QGIS può caricare strati anche tramite le API REST della Esri: > https://github.com/qgis/QGIS/tree/master/src/providers/arcgisrest Certo, anche se questo non cambia le considerazioni fatte nella mia risposta. Grazie comunque di aver ricordato della funzione: molto probabilmente tornerà utile allo studente ;) _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
Si si Maurizio, era solo una nota tecnica.
Il 9 lug 2017 11:24 AM, "Maurizio Napolitano" <[hidden email]> ha scritto: > 2017-07-09 11:20 GMT+02:00 G. Allegri <[hidden email]>: > > QGIS può caricare strati anche tramite le API REST della Esri: > > https://github.com/qgis/QGIS/tree/master/src/providers/arcgisrest > > Certo, anche se questo non cambia le considerazioni fatte nella mia > risposta. > Grazie comunque di aver ricordato della funzione: molto probabilmente > tornerà utile > allo studente ;) > [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
Administrator
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In reply to this post by Maurizio Napolitano-2
grazie mille maurizio per la puntualizzazione, soprattutto utile
s. |
Ho fatto da poco un corso di Arcgis online. Mi pare di aver capito che
la situazione è in questi termini. 1. il servizio è a pagamento, un tot ogni mega caricato sul server. Anche caricando dati in via sperimentale, dati che verranno poi cancellati, devono essere pagati; 2. i dati sono pacchettizzati sul server Esri che crea un servizio ad hoc. I dati depositati sul server diventano anche di proprietà di Esri che li mette a disposizione della comunità abbonata al servizio; 3. non è un server standard e quindi non offre servizi wms ecc... 3. i dati sono predisposti con un desktop qualsiasi, nell'ambiente online vengono caricati gli strati che si vogliono pubblicare che sono sovrapposti ad una mappa di base personalizzabile, tipo osm più strati propri; 4. una volta trasferiti i dati, può essere visualizzata una mappa via browser con alcune utilità interessanti come nuove vestizioni, selezione di alcune variabili del db, ecc.... 5. caricare i dati anche dal punto di vista dei tempi non è così indolore. La pacchettizzazione porta via molto tempo perchè viene creato il raster "piastrellato" in modo da rendere più rapida la visualizzazione. Morale, stavo cercando un sistema per distribuire mappe on line ma .... questo software offre qualche cosa in più rispetto a visualizzatori standard ma, le cose in più, ... si pagano e poi chissà se servono veramente. Ho ripiegato su una sdt standard su famiglia qgis e geonetwork come catalogo. Mi è sembrata una soluzione più interessante. un saluto a tutti. r Il 10/07/2017 16:09, stefano campus ha scritto: > grazie mille maurizio per la puntualizzazione, soprattutto utile > > s. > > -- > View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Arcgis-online-e-licenze-cc-by-tp7597120p7597130.html > Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com. > _______________________________________________ > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 808 iscritti al 07/03/2017 -- Arch. Ruggero Bonisolli (*LPE*) Laboratorio di Progettazione Ecologica – (*LADeC*) Laboratorio Analisi Dati e Cartografie (*DAStU*) Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Politecnico di Milano Via Bonardi, 9 20133 Milano Tel 02239994 41/42 Fax 02 239994444 _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
In reply to this post by Maurizio Napolitano-2
Grazie dei suggerimenti.
Speriamo che una cosa di questo genere (conferimento a un sistema web con violazione della licenza) non succeda mai. Sarebbe comunque un problema spinoso. A. Il 9 luglio 2017 11:08, Maurizio Napolitano <[hidden email]> ha scritto: > arcgis online mi è capitato di vederlo usato da quelli che cercano le > soluzioni web per farsi le mappe online pensando poi che servizio > online sia sinonimo di open source (AIUTO!). > Trattandosi di un prodotto in cloud succede che carichi i dati sulla > macchina remota, vai ad usarli con il servizio proposto e pubblichi i > risultati. > Pertanto, se vuoi, i dati vanno a finire sui server di esri, ma questo > non vuol dire che diventano di loro proprietà. > Solitamente queste tipologie di servizi delegano a chi ne fa uso di > prendersi la responsabilità di non violare i permessi di riuso. A tale > scopo offrono uno spazio di archiviazione di dati dove è l'utente a > deciderne gli accessi. > Pertanto, il mio suggerimento, è quello di invitare lo studente a > leggersi i termini di utilizzo del servizio, vedere se questi delegano > all'utente la responsabilità di rispettare la licenza dei dati, > ricordare che, a sua volta, deve rispettare la licenza* > E, infine, fargli presente che usando Arcgis online si infila in una > situazione di dipendenza. > > Quanto all'integrazione con il desktop suppongo (e quindi > impallinatemi pure) che sia più che altro dovuta al fatto che, una > volta caricati i dati sul server, poi questi sono disponibili anche > con i servizi OGC (oltre che alle rest api di esri). > > my2cent > > > > > > > > *da notare anche che, se fa uso della cc-by-sa, qualsiasi cosa che > produrrà dai dati (es. mappe o altri dataset) dovrà essere rilasciata > in cc-by-sa (ammesso che il dataset sia significativo per il lavoro > che sta svolgendo). -- ----------------- Andrea Peri . . . . . . . . . qwerty àèìòù ----------------- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
In reply to this post by Ruggero Bonisolli
Ciao Ruggero
grazie della email. Come avevo scritto su alcune questioni supponevo. Parto da questa tua considerazione > 2. i dati sono pacchettizzati sul server Esri che crea un servizio ad hoc. I > dati depositati sul server diventano anche di proprietà di Esri che li mette > a disposizione della comunità abbonata al servizio; spinto da questa sono andato a leggermi la documentazione online e mi sembra di capire che non è proprio così. A parte che forse abbiamo un problema di semantica nel definire la parola "di proprietà di Esri". Nel senso che, non c'è ombra di dubbio che lo storage online è di proprietà di Esri, ma dubito fortemente che si prende la proprietà dei dati. Qui ci sono i TOS del servizio https://www.arcgis.com/home/termsofuse.html che vengono accettati in fase di registrazione Il punto 4.2 comma d dichiara: "Esri does not acquire any rights in Customer data under this Agreement" (= Esri non acquisisce alcun diritto nei dati del Cliente ai sensi del presente Contratto) a far bene va letto tutto Ribadisco comunque che *deve essere cura di carica i dati* verificare se sta violando qualche termine di riuso. Quanto al discorso della condivisione dei dati, una volta inseriti, le FAQ fanno alcuni riferimenti https://doc.arcgis.com/it/arcgis-online/reference/faq.htm ========================= È possibile trasferire direttamente i propri dati da un'organizzazione a un'altra? No. Il contenuto pubblicato in ArcGIS Online è ospitato in un'organizzazione specifica e non può essere spostato in un'altra organizzazione ArcGIS Online. La maggior parte del contenuto può essere scaricato da un'organizzazione di origine e caricato e pubblicato in un'altra organizzazione. ========================= Quando però una mappa creata viene resa pubblica allora, i dati, possono essere riusati (ma non modificati) in altre mappe ad uso della comunità. (come scritto poi da Ruggero nei punti 3 e 4) Qui un esempio con i dati delle Province Toscane http://www.arcgis.com/home/item.html?id=8f1d07f4c14c461ab7d1e66e03a22908#overview ... e qui si nota la negligenza dell'utente che non ha riempito il campo "Crediti (attribuzione)" Quanto alle funzioni di export: la mia supposizione era sbagliata anche se, poi, un singolo dataset esposto pubblico può essere riusato via api rest. Ecco qui le Province Toscane in json http://www.arcgis.com/sharing/rest/content/items/8f1d07f4c14c461ab7d1e66e03a22908/data > Morale, stavo cercando un sistema per distribuire mappe on line ma .... > questo software offre qualche cosa in più rispetto a visualizzatori standard > ma, le cose in più, ... si pagano e poi chissà se servono veramente. > Ho ripiegato su una sdt standard su famiglia qgis e geonetwork come > catalogo. Mi è sembrata una soluzione più interessante. Informazione utilissima da riportare sempre allo studente di Andrea :) PS: a me non dispiace geonode _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017 |
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