Non capisco una cosa: ti riferisci alla mobilità pubblica o a tutta la mobilita' su strada ? Ovvero conoscere il traffico dei tram o intendi piuttosto conoscere il traffico di ogni singola macchina su strada ? Se ti riferisci a conoscere tutto cio' che sta circolando su strada, temo che non basterebbe :) Ti servirebbe anche sapere dove sono diretti. :) La loro posizione istantanea è certamente utile, ma da sola non ti aiuta, a meno che non pensi di riscaricare tutto quanto a ogni minuto... Insomma i costi aumentano, sempre non ce niente da fare. Il punto e' che per fare business, occorre disporre di dati aggiornati, che sia cartografia o mobilità, sempre di aggiornamenti si parla, e l'aggiornamento costa. Se punti a fare un business devi tenere il dato piu' aggiornato di quanto serve per gli ipieghi normali per cui e' stato prodotto, e quindi devi aumentare i costi, chi si sobbarca quell'aumento di costi ? La semplice condivisione del pregresso non ha un reale valore, il valore si ottiene solo sull'aggiornamento, e le frequenze di aggiornamento le detta il tipo di business. Per questo io penserei che chi vuole fare un business conviene che si metta in piedi una propria filiera di produzione di dati, magari operando che altri soggetti che anche essi possono avere interessi comuni, ma come si puo' pensare di coinvolgere in un business una PA (che non dovrebbe puntare a fare business per principio), ne' si puo' pensare che la PA complichi (aumentandone i costi) la sua filiera produttiva per ottemperare al fabbisogno del privato. Ole' sono ritornato al medesimo discorso di prima :) Saluti, Andrea. -- ----------------- Andrea Peri . . . . . . . . . qwerty àèìòù ----------------- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 584 iscritti al 7.4.2012 |
On Thu, 26 Apr 2012 20:38:59 +0200, Andrea Peri wrote:
> Ma ora siamo veramente OT. > si, forse hai ragione, stiamo andando decisamente OT: ma anche no. i sistemi di regolazione della mobilita' e del traffico rappresentano proprio uno di quei tipici esempi che mettono fortemente in crisi il classico paradigma GIS, perche': - richiedono di usare tutte le tecnologie GIS al loro meglio - ma richiedono contemporaneamente di usare in modo massiccio anche altre tecnologie che con il GIS classico hanno poco a che fare (DBMS, modelli matematici, reti di telecomunicazione, conoscenze specifiche del dominio applicativo) - insomma, sono uno di quei casi in cui viene naturale seguire l'approccio "spatial is not special": in questi contesti abbastanza complessi le tecnologie GIS sono semplicemente una delle tante opzioni a disposizione, certamente non l'unica, ed altrettanto sicuramente non quella dominante. > Se vedi che e' in ritardo di 5 minuti, puoi stimare con regole > statistiche che alla fine arrivera' con un determinato ritardo, ma in > effetti non lo sai, speri che succeda questo. > non dobbiamo mai scordarci che tutti i modelli sono sempre basati su assunzioni statistiche (spesso euristiche); non ti possono mai dare una certezza assoluta, ma al piu' una ragionevole aspettativa. proprio come i modelli meteo: molto spesso fanno centro, piu' raramente padellano in modo anche clamoroso. poi ovviamente conta molto anche il livello di dettaglio spaziale e di risoluzione temporale a cui vuoi spingerti: avere indicazioni sensate sulla situazione complessiva del traffico in un dato quartiere nell'arco di un paio d'ore e' molto ragionevole (macro-modelli). pretendere di pronosticare lo stato di un singolo veicolo in un dato istante ovviamente e' molto meno affidabile (micro-modelli). proprio come per previsioni meteo: e' abbastanza facile predire che a Firenze piovera' in mattimata, ma e' quasi impossibile indovinare a che ora esatta iniziera' a piovere a Rovezzano piuttosto che a Novoli, e che magari alle Cascine cadra' grandine invece di pioggia. comunque, alla luce dell'esperienza, anche una proiezione a medio dettaglio/risoluzione e' comunque molto utile: spesso spingersi oltre serve solo a far lievitare enormemente la complessita' (ed i costi), senza tuttavia che i benefici di ritorno migliorino in modo sensibile: ma lo diceva anche mia nonna che "il meglio spesso e' nemico del bene" :-) > Non capisco una cosa: > ti riferisci alla mobilità pubblica o a tutta la mobilita' su strada > ? > no, solo ai mezzi pubblici: e' gia' di per se un'impresa titanica :-D tieni pero' conto che non serve affatto monitorare tutti i singoli veicoli: lo stato del sistema nel suo complesso lo conosci gia' abbastanza bene e dettagliatamente sulla base dell'analisi dei dati storici a disposizione. i mezzi pubblici sotto monitoraggio ti forniscono comunque una rete densa e molto capillare di "sensori viaggianti": puoi usarli come "termometri" per ricalibrare dinamicamente il modello-base in quasi-real-time. > Ti servirebbe anche sapere dove sono diretti. :) La loro posizione > istantanea è certamente utile, ma da sola non ti aiuta, > a meno che non pensi di riscaricare tutto quanto a ogni minuto... > ma dove sono diretti lo sappiamo gia' :-) (almeno, statisticamente): l'analisi dei dati storici serve proprio per determinare le matrici origine/destinazione, cioe' per quantificare da dove la gente inizia a muoversi, e dove vuole arrivare. il seme di partenza e' il censimento ISTAT: pochi ci fanno caso, ma tra le tante domande c'e' anche "il giorno X hai fatto un viaggio ? da dove sei partito, dove sei andato, che ora era ?" dopo di che questi dati vengono aggiornati periodicamente proprio in base alle successive evoluzioni del sistema: ecco perche' e' cosi' vitale conservare un ricco archivio storico sui dati del traffico e del trasporto pubblico. ed acco anche spiegato perche' magari sarebbe una buona idea rendere pubblicamente accessibili questi dati per tutti :-) > Magari ti puoi fare un modello su misura, per la specifica città, ma > qui si entra in un altro campo e poi farsi un modello per ogni città, > finisce per fare aumentare i costi, senza contare che poi ci sono gli > eventi speciali che in quanto tali scombinerebbero i modello. > infatti, la dura realta' e' esattamente questa: se vuoi avere risultati sicuramente approssimativi ma comunque utili, allora occorre calibrare minuziosamente il modello caso per caso (con relativi costi). firenze non e' pistoia, e pistoia e' diversa da siena: serve sempre una calibrazione fine su misura. e naturalmente tanto piu' l'evento e' eccezionale, tanto piu' alto diventa il rischio che il tuo modello inizi a "prendere farfalle" esattamente proprio come accade per le previsioni meteo :-D > Il punto e' che per fare business, occorre disporre di dati > aggiornati, che sia cartografia o mobilità, sempre di aggiornamenti > si parla, e l'aggiornamento costa. > ovvio, sfondi una porta assolutamente aperta > Se punti a fare un business devi tenere il dato piu' aggiornato di > quanto serve per gli ipieghi normali per cui e' stato prodotto, e > quindi devi aumentare i costi, chi si sobbarca quell'aumento di costi > ? > mica sempre, non necessariamente; la PA comunque gia' oggi spende e spande per scopi suoi interni: il grafo stradale serve per mille attivita', le variazioni alla viabilita' le determina proprio la PA stessa (nuove strade, cambio sensi unici, isole pedonali, piani del traffico etc). conoscere gli orari programmati aggiornati serve per potere pagare i contributi alle aziende e per procedere alle ispezioni/verifiche di conformita' rispetto agli obblighi imposti dai contratti di servizio, idem dicasi per i sistemi AVM di controllo delle flotte. i vigili urbani hanno gia' le loro reti di sensori che usano per pilotare i semafori "intelligenti", le societa' che gestiscono i parcheggi conoscono perfettamente quanto/quando/come vengono utilizzati etc etc quindi i dati ci sono gia', forse anche in misura sovrabbondante: quello che invece manca e' una cultura di condivisione e di integrazione: che non necessariamente implica ulteriori costi esorbitanti. N.B.: qua non necessariamente e' solo un problema di Open Data: spesso le varie branche della PA hanno gia' grossi problemi nella condivisione dei dati e nell'integrezione delle rispettive reti anche quando non c'entrano per nulla soggetti terzi privati ;-) paradossalmente, potremmo anche sostenere gli Open Data in primis servirebbero proprio alla PA, perche' consentirebbe finalmente di potere accedere ai dati "del cugino", che oggi invece preferisce tenerseli chiusi nel cassetto :-P IMHO il ruolo di eventuali soggetti privati non e' certo nel campo della produzione dei dati grezzi: ma e' piusttosto nel riuscire a dare a quei dati un senso, uno scopo ed un'utilita' pratica e tangibile per i comuni cittadini (che invece non necessariamente / non sempre e' lo scopo della PA). ma tutto questo evidentemente passa attraverso l'integrazione (mash-up), lo sviluppo di algoritmi sofisticati, il deploy di servizi smart, l'invenzione di bussiness models innovativi: i dati esistenti sarebbero gia' piu' che sufficienti, se fossero effettivamente accessibili e condivisibili. la PA non deve sobbarcarsi nessun ulteriore investimento: deve semplicemente limitarsi a mettere in rete quanto gia' possiede; e questo ovviamente lo puo' fare affrontando costi veramente modesti, e' sicuramente piu' un problema di volonta' politica che di costi. il resto lo deve fare la libera iniziativa e la competizione di mercato: chi avra' le idee migliori avra' successo, chi non avra' sufficienti capacita' di innovazione sparira' o si occupera' di altro. se la PA e' furba, cerchera' comunque di ottenere indietro da tutti questi processi di condivisione qualcosa di utile per i propri scopi senza dovere affrontare ulteriori costi. ma qua sicuramente servirebbe un quadro normativo di riferimento ben diverso dall'attuale e piu' al passo con i tempi, su questo mi pare che tu abbia perfettamente centrato il punto. ciao Sandro -- Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o contenuti pericolosi da MailScanner, ed e' risultato non infetto. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. 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