Progetti opensource licenze e malcostume italiano

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Progetti opensource licenze e malcostume italiano

andrea.berti

Cari italiani,

Sono un libero professionista che vive e lavora a Trento. Mi occupo di progetti in ambito gis opensource per la pubblica amministrazione.
La Provincia Autonoma di Trento ha realizzato un webgis denominato WGT (WebGisTrasversale) con tecnologia opensource. Si tratta del progetto swisstopo https://github.com/geoadmin con alcune personalizzazioni.

La licenza del progetto originario riporta: bsd modificata: https://github.com/geoadmin/mf-chsdi3/blob/master/LICENSE.md

Per come la vedo io, il copyright deve essere inserito nei javascript della applicazione web che viene distribuita da un server della Provincia Autonoma di Trento. Se proprio non vogliamo inserire il copyright nel javascript, almeno inserire un link da qualche parte dove viene riportata gli estremi della licenza (leggi http://www.ifosslr.org/ifosslr/article/view/47/102).

Analizzando il webgis della Provincia sembra invece che tutto il codice sorgente sia senza licenza.

Altro aspetto negativo è il solito approccio all'italiana (in questo caso della Provincia Autonoma di Trento) per quanto riguarda i progetti opensource:
 "scarico il lavoro di un altro, apporto delle modifiche, lo vendo come mio e non partecipo e non contribuisco in nessun modo alla crescita del progetto originario anche semplicemente segnalando bugs facendo dei test, documentazione".

Questo è un modo di lavorare che definisco da parassiti che rappresenta una bruttissima immmagine per La Provincia Autonoma di Trento.
Tutto questo condito da affidi diretti sempre ai soliti compari di merenda della giunta in vigore (fate una ricerca su google su Trento Rise tanto per avere un quadro del degrado civile, morale ed etico in cui versa ormai ogni parte del paese).

Ho l'impressione comunque che i dirigenti e i responsabili dei progetti opensource per la pubblica amministrazione siano molto impreparati in materia di opensource e relative licenze. Per loro e i compagni di merenda vige la regola "facciamoci belli e facciamo
business utilizzando codice opensource che è gratis"

Voi come la pensate?

Andrea
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Re: Progetti opensource licenze e malcostume italiano

Andrea Zagli
Il giorno mer 14 giu 2017 01:52:34 CEST, andrea.berti ha scritto:

> Cari italiani,
>
> Sono un libero professionista che vive e lavora a Trento. Mi occupo di
> progetti in ambito gis opensource per la pubblica amministrazione.
> La Provincia Autonoma di Trento ha realizzato un webgis denominato WGT
> (WebGisTrasversale) con tecnologia opensource. Si tratta del progetto
> swisstopo https://github.com/geoadmin con alcune personalizzazioni.
>
> La licenza del progetto originario riporta: bsd modificata:
> https://github.com/geoadmin/mf-chsdi3/blob/master/LICENSE.md
>
> Per come la vedo io, il copyright deve essere inserito nei javascript della
> applicazione web che viene distribuita da un server della Provincia Autonoma
> di Trento. Se proprio non vogliamo inserire il copyright nel javascript,
> almeno inserire un link da qualche parte dove viene riportata gli estremi
> della licenza (leggi http://www.ifosslr.org/ifosslr/article/view/47/102).
>
> Analizzando il webgis della Provincia sembra invece che tutto il codice
> sorgente sia senza licenza.
>
> Altro aspetto negativo è il solito approccio all'italiana (in questo caso
> della Provincia Autonoma di Trento) per quanto riguarda i progetti
> opensource:
>  "scarico il lavoro di un altro, apporto delle modifiche, lo vendo come mio
> e non partecipo e non contribuisco in nessun modo alla crescita del progetto
> originario anche semplicemente segnalando bugs facendo dei test,
> documentazione".
>
> Questo è un modo di lavorare che definisco da parassiti che rappresenta una
> bruttissima immmagine per La Provincia Autonoma di Trento.
> Tutto questo condito da affidi diretti sempre ai soliti compari di merenda
> della giunta in vigore (fate una ricerca su google su Trento Rise tanto per
> avere un quadro del degrado civile, morale ed etico in cui versa ormai ogni
> parte del paese).
>
> Ho l'impressione comunque che i dirigenti e i responsabili dei progetti
> opensource per la pubblica amministrazione siano molto impreparati in
> materia di opensource e relative licenze. Per loro e i compagni di merenda
> vige la regola "facciamoci belli e facciamo
> business utilizzando codice opensource che è gratis"
>
> Voi come la pensate?
>


come al solito, italioti...
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Re: Progetti opensource licenze e malcostume italiano

Luca Delucchi
In reply to this post by andrea.berti
Il 14/giu/2017 01:52, "andrea.berti" <[hidden email]> ha scritto:


Cari italiani,


Ciao,
Scusa il ritardo nella risposta...


Sono un libero professionista che vive e lavora a Trento. Mi occupo di
progetti in ambito gis opensource per la pubblica amministrazione.
La Provincia Autonoma di Trento ha realizzato un webgis denominato WGT
(WebGisTrasversale) con tecnologia opensource. Si tratta del progetto
swisstopo https://github.com/geoadmin con alcune personalizzazioni.

La licenza del progetto originario riporta: bsd modificata:
https://github.com/geoadmin/mf-chsdi3/blob/master/LICENSE.md

Per come la vedo io, il copyright deve essere inserito nei javascript della
applicazione web che viene distribuita da un server della Provincia Autonoma
di Trento. Se proprio non vogliamo inserire il copyright nel javascript,
almeno inserire un link da qualche parte dove viene riportata gli estremi
della licenza (leggi http://www.ifosslr.org/ifosslr/article/view/47/102).


Questo puoi farglielo presente soprattutto se la licenza lo richiede


Analizzando il webgis della Provincia sembra invece che tutto il codice
sorgente sia senza licenza.

Altro aspetto negativo è il solito approccio all'italiana (in questo caso
della Provincia Autonoma di Trento) per quanto riguarda i progetti
opensource:
 "scarico il lavoro di un altro, apporto delle modifiche, lo vendo come mio
e non partecipo e non contribuisco in nessun modo alla crescita del progetto
originario anche semplicemente segnalando bugs facendo dei test,
documentazione".


Conta che di solito non sono le PA che si comportano cosi bensì le aziende
che svolgono l'opera per la PA


Ho l'impressione comunque che i dirigenti e i responsabili dei progetti
opensource per la pubblica amministrazione siano molto impreparati in
materia di opensource e relative licenze. Per loro e i compagni di merenda
vige la regola "facciamoci belli e facciamo
business utilizzando codice opensource che è gratis"


Molto probabilmente è così ma:
- la provincia di Trento, e alcuni comuni, investono abbastanza su/per
software free e open source
- molto o forse tutto dipende dalle competenze di chi sviluppa il software


Voi come la pensate?

Andrea


Ciao
Luca
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Re: Progetti opensource licenze e malcostume italiano

Maurizio Napolitano-2
In reply to this post by andrea.berti
Ciao Andrea
probabilmente ci conosciamo visto che io sto a Trento e sono su questa
ML da tempo.
Mi dai l'url esatta della applicazione? (anche privatamente)
Poi vediamo di capire con chi parlare.
Capisco benissimo la tua posizione, preferisco però prima guardare il
bicchiere mezzo pieno
in quanto spesso si tratta di negligenza nel settore delle licenze e,
ancora di più, di cultura
del software libero.
Certo, questo non è affatto una giustificazione, ma, molto spesso,
andando a dialogare con
queste persone si riesce a fare poi quel piccolo passo necessario per
aiutarli a capire, sistemare
l'errore e non ripeterlo.
Nonostante che il software libero sia una realtà ormai consolidata,
abbiamo ancora molto da lavorare
per creare cultura.
Se poi invece scopriamo che il bicchiere è si mezzo pieno, ma di
veleno ... allora vediamo di capire
meglio come procedere.
Mi è capitato ancora di vedere qualcuno che, solo creando estensioni o
semplificando l'interfaccia
utente, si bullava di aver creato un software quando in realtà era un
fork di uno molto più famoso
nel settore e questi negavano spudoratamente...
In questi casi la si risolve per altra via.






2017-06-14 1:52 GMT+02:00 andrea.berti <[hidden email]>:

>
> Cari italiani,
>
> Sono un libero professionista che vive e lavora a Trento. Mi occupo di
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> La Provincia Autonoma di Trento ha realizzato un webgis denominato WGT
> (WebGisTrasversale) con tecnologia opensource. Si tratta del progetto
> swisstopo https://github.com/geoadmin con alcune personalizzazioni.
>
> La licenza del progetto originario riporta: bsd modificata:
> https://github.com/geoadmin/mf-chsdi3/blob/master/LICENSE.md
>
> Per come la vedo io, il copyright deve essere inserito nei javascript della
> applicazione web che viene distribuita da un server della Provincia Autonoma
> di Trento. Se proprio non vogliamo inserire il copyright nel javascript,
> almeno inserire un link da qualche parte dove viene riportata gli estremi
> della licenza (leggi http://www.ifosslr.org/ifosslr/article/view/47/102).
>
> Analizzando il webgis della Provincia sembra invece che tutto il codice
> sorgente sia senza licenza.
>
> Altro aspetto negativo è il solito approccio all'italiana (in questo caso
> della Provincia Autonoma di Trento) per quanto riguarda i progetti
> opensource:
>  "scarico il lavoro di un altro, apporto delle modifiche, lo vendo come mio
> e non partecipo e non contribuisco in nessun modo alla crescita del progetto
> originario anche semplicemente segnalando bugs facendo dei test,
> documentazione".
>
> Questo è un modo di lavorare che definisco da parassiti che rappresenta una
> bruttissima immmagine per La Provincia Autonoma di Trento.
> Tutto questo condito da affidi diretti sempre ai soliti compari di merenda
> della giunta in vigore (fate una ricerca su google su Trento Rise tanto per
> avere un quadro del degrado civile, morale ed etico in cui versa ormai ogni
> parte del paese).
>
> Ho l'impressione comunque che i dirigenti e i responsabili dei progetti
> opensource per la pubblica amministrazione siano molto impreparati in
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Re: Progetti opensource licenze e malcostume italiano

andrea.berti
Ciao Maurizio,
      il link è questo qui: https://webgis.provincia.tn.it/wgt/

Penso si tratti di semplice ignoranza nella gestione del progetto open source da parte della Provincia di Trento. Nel portale è riportata una licenza sbagliata a conferma che qui siamo di fronte ad una armata brancaleone per la materia trattata.

Analizzando i sorgenti puoi vedere che i javascript non riportano gli estremi della licenza come invece avviene per tutte le altre librerie come Cesium.js oppure jquery:
es. no licenza:
https://webgis.provincia.tn.it/wgt/components/tooltip/TooltipDirective.js o https://webgis.provincia.tn.it/wgt/js/ShareController.js

es. licenza:
https://webgis.provincia.tn.it/wgt/lib/Cesium/Cesium.js
https://webgis.provincia.tn.it/wgt/lib/localforage.js

Sempre dal portale geocartografico trentino c'e' anche un altro webgis fatto con tecnologia esri realizzato qualche anno addietro:
http://www.territorio.provincia.tn.it/portal/server.pt/community/cartografia_di_base/260/cartografia_di_base/19024

in questo caso i sorgenti js (anche compressi) riportano gli estremi della licenza:
http://www.territorio.provincia.tn.it/dependencies/arcgis_js_api/2.8/jsapi/js/esri/arcgis/utils.xd.js
http://www.territorio.provincia.tn.it/dependencies/arcgis_js_api/2.8/jsapi/js/esri/dijit/Measurement.xd.js

Ho parlato con alcuni tecnici della Provincia e mi hanno confermato che l'applicazione è stata creata
da una azienda privata per conto di informatica trentina su mandato della Provincia. Gli stessi tecnici della Provincia sono perplessi del risultato (perfomance non proprio brillanti e bassa usabilità). Mi hanno riferito inoltre che probabilmente si tratta del solito affido diretto agli amici di... per cui non c'e' nessun interesse nell'aderire ad un progetto opensource oppure rilasciare le modifiche su qualche piattaforma di condivisione dei sorgenti.

L'andazzo italiota nella gestione degli appalti, concorsi da parte della Provincia sembra essere ormai confermato anche dalle ultime news sul concorso della CUE.

I tecnici pat mi riferiscono inoltre che informatica trentina ha fatto un accordo quadro con esri per utilizzare licenze client e server nei progetti gis. Non mi hanno detto la cifra ma deve essere molto molto elevata. Inspiegabilmente la Provincia affida ad Informatica solamente progetti opensource come il wgt dove sono state spese ancora cifre ingenti che non prevedono l'uso di tecnologia esri. Mi sembra evidente il mandato politico di accontentare i soliti noti...
Non trovi che sia un controsenso? Come contribuente posso solo segnalare uno sperpero di denaro pubblico e prendere le distanze da una gestione così sportiva del bene pubblico.


ciao,
Andrea
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Re: Progetti opensource licenze e malcostume italiano

giohappy
Senza nulla togliere alla questione della poca attenzione che spesso si
ritrova nella gestione delle licenze, la mancanza del copyright o del
riferimento alla licenza di un'applicazione o di una libreria è piuttosto
comune.
Un esempio di libreria nota a molti, Leaflet, nel suo js principale non
riporta la licenza [1].

L'importante è che la licenza sia presente nei sorgenti che, se richiesti,
devono essere forniti.

Il javascript finale (normalmente in uscita da un uglifier o un minifier)
può essere considerato al pari di un oggetto compilato. Se prendi una
libreria .so o .dll dentro non ci trovi mica scritta la licenza :)

Giovanni


[1] https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/leaflet/1.1.0/leaflet.js

Il 27 giu 2017 21:55, "andrea.berti" <[hidden email]> ha scritto:

> Ciao Maurizio,
>       il link è questo qui: https://webgis.provincia.tn.it/wgt/
>
> Penso si tratti di semplice ignoranza nella gestione del progetto open
> source da parte della Provincia di Trento. Nel portale è riportata una
> licenza sbagliata a conferma che qui siamo di fronte ad una armata
> brancaleone per la materia trattata.
>
> Analizzando i sorgenti puoi vedere che i javascript non riportano gli
> estremi della licenza come invece avviene per tutte le altre librerie come
> Cesium.js oppure jquery:
> es. no licenza:
> https://webgis.provincia.tn.it/wgt/components/tooltip/TooltipDirective.js
> o
> https://webgis.provincia.tn.it/wgt/js/ShareController.js
>
> es. licenza:
> https://webgis.provincia.tn.it/wgt/lib/Cesium/Cesium.js
> https://webgis.provincia.tn.it/wgt/lib/localforage.js
>
> Sempre dal portale geocartografico trentino c'e' anche un altro webgis
> fatto
> con tecnologia esri realizzato qualche anno addietro:
> http://www.territorio.provincia.tn.it/portal/server.
> pt/community/cartografia_di_base/260/cartografia_di_base/19024
>
> in questo caso i sorgenti js (anche compressi) riportano gli estremi della
> licenza:
> http://www.territorio.provincia.tn.it/dependencies/
> arcgis_js_api/2.8/jsapi/js/esri/arcgis/utils.xd.js
> http://www.territorio.provincia.tn.it/dependencies/
> arcgis_js_api/2.8/jsapi/js/esri/dijit/Measurement.xd.js
>
> Ho parlato con alcuni tecnici della Provincia e mi hanno confermato che
> l'applicazione è stata creata
> da una azienda privata per conto di informatica trentina su mandato della
> Provincia. Gli stessi tecnici della Provincia sono perplessi del risultato
> (perfomance non proprio brillanti e bassa usabilità). Mi hanno riferito
> inoltre che probabilmente si tratta del solito affido diretto agli amici
> di... per cui non c'e' nessun interesse nell'aderire ad un progetto
> opensource oppure rilasciare le modifiche su qualche piattaforma di
> condivisione dei sorgenti.
>
> L'andazzo italiota nella gestione degli appalti, concorsi da parte della
> Provincia sembra essere ormai confermato anche dalle ultime news sul
> concorso della CUE.
>
> I tecnici pat mi riferiscono inoltre che informatica trentina ha fatto un
> accordo quadro con esri per utilizzare licenze client e server nei progetti
> gis. Non mi hanno detto la cifra ma deve essere molto molto elevata.
> Inspiegabilmente la Provincia affida ad Informatica solamente progetti
> opensource come il wgt dove sono state spese ancora cifre ingenti che non
> prevedono l'uso di tecnologia esri. Mi sembra evidente il mandato politico
> di accontentare i soliti noti...
> Non trovi che sia un controsenso? Come contribuente posso solo segnalare
> uno
> sperpero di denaro pubblico e prendere le distanze da una gestione così
> sportiva del bene pubblico.
>
>
> ciao,
> Andrea
>
> --
> View this message in context: http://gfoss-geographic-free-
> and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Progetti-
> opensource-licenze-e-malcostume-italiano-tp7597041p7597088.html
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> mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
> dell'Associazione GFOSS.it.
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