Ho dato una scorsa al documento,
A me pare la seconda puntata dle film sugli OpenData.
Le Smart City, a me sembrano un qualcosa che sicuramente fa spendere un sacco di soldini.
Hai presente il discorso sulla manutenzione e l' integrazione di sistemi ?
Ancora siamo alle prese con la realizzazione dei DBT, avere duenarchivi identici fatti da due ditte distinte è una cosa che a parole è facilissima, poi quando ti trovi a confrontarti con le varie questioni che ogni ditta puo' avere, sopri che niente è ovvio. Altro che Città Smart.
Ma forse questo e' proprio cio' che non conta niente.
Noto infatti questo obiettivo:
>La sostenibilità complessiva si dovrà anche avvalere di una rilevante capacità di analisi delle soluzioni esistenti,
>implementate o in arrivo sull’orizzonte tecnologico, in modo da favorire la loro graduale integrazione e
>orientare/indirizzare la convergenza verso gli standard più consolidati, evitando anche una frammentazione
>eccessiva che minerebbe alla base la scalabilità e replicabilità, nonché l’ottimizzazione economica ed ambientale
>in senso lato.
Come si puo' non condividere ?
Caso mai uno si puo' domandare se questi standard consolidati, scalabili e replicabili hanno gia' un nome e un cognome, come magari potrebbe essere facile presupporre.
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Andrea Peri
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qwerty àèìòù
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