Il giorno Tue, 12 Nov 2013 07:22:02 +0100
Paolo Cavallini <[hidden email]> ha scritto: > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- > Hash: SHA1 > > Il 11/11/2013 23:31, Maurizio Trevisani ha scritto: > > > Un primo passo richiede uno sforzo di individuazione della zona > > coperta dall'una e dall'altra cartorafia: ..... > > ....... provoca semplicemente una traslazione. > > Questo si puo' gia' fare, selezionando gli elementi di interesse ed > usando lo strumento Sposta elemento. sì, certo; e questo consiglierebbe a non reinventare l'acqua calda :-) il problema, come ormai mi sembra chiaramente emerso, è che quello è "un" tipo di trasformazione possibile, ne esistono almeno altre due; a questo punto l'allestimento di un plugin che consente, in un ambiente unitario, di eseguire tutte le 3 (o 4) trasformazioni può essere utile :-) > Saluti. > - -- > Paolo Cavallini - Faunalia > www.faunalia.eu ciao, giuliano _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013 |
In reply to this post by Maurizio Trevisani
Il giorno Mon, 11 Nov 2013 23:31:10 +0100
Maurizio Trevisani <[hidden email]> ha scritto: ciao Maurizio; scusa se parto dal fondo: > .........e, ma magari parlandone ci si > chiarisce meglio. condivido pienamente e questo spiega forse l'eccesso di verbosità che sto manifestando ultimamente :-) > Proviamo a ragionare sul caso di georeferenziazione di una base > catastale espressa in coordinate catastali, che vogliamo trasformare > in modo che si adatti il meglio possibile ad una base topografica in > coordinate Gauss-Boaga o UTM. > > Un primo passo richiede uno sforzo di individuazione della zona > coperta dall'una e dall'altra cartorafia: .... descrivi tutto perfettamente, in particolare le procedure di stima e controllo che dovrebbe avere il georeferencer (e ahimè il mio non avrà :-( però mi permetto di osservare che i contesti sono diversi; il tuo è un problema di conversione/trasformazione di coordinate, mi sembra lo stesso proposto da Elyparker circa la definizione i parametri di trasformazione da sistemi Cassini-Soldner a GB (sempre che abbia capito bene :-) chiaro che un metodo è quello della comparazione di punti noti nei due sistemi; dati quelli la matrice di trasformazione (alla Helmert) discende "linearmente", il problema mi sembra proprio la difficoltà a reperire tali informazioni, ma non sono aggiornato sull'argomento; tornando a noi la differenza dei contesti sta che, una volta stabiliti a parametri di trasformazione trai due sistemi, probabilmente li passi all'infrastruttura di proiezione di qgis, sotto forma di CRS utente ad es., e il gioco è fatto; che bisogno c'è di un plugin per la georeferenziazione interattiva? questo invece può servire nel caso hai da riferire spazialmente dei dati privi di CRS codificato; IMHO; > Trasformo una seconda mappa catastale, ..... > ........ sarebbe utile allora poter operare una sorta di > triangolazione dei punti omologhi tale da applicare trasformazioni > differenti per ciascuna porizione di territorio ricadente in un > triangolo,..... l'utente opera, per definizione, su una porzione di spazio; il numero di punti da impiegare dipende dal contesto specifico; mi sembra di ricordare che con più di 3 punti il LSM, normalmente impiegato per queste operazioni (anche nel mio plugin) non può far meglio di una approssimazione, mentre con 3 punti (non allineati) si ha la soluzione esatta (i 3 punti origine vanno a finire nei 3 punti destinazione); non saprei darne una dimostrazione matematica, ma ad occhio dovrebbe essere così:-) > ...... e tali da garantire la non introduzione di rotture tra > mappe (o parti della stessa mappa) a causa di parametri di > trasformazione differenti individuati indipendentemente tra di loro: > in pratica ciascun lato di triangolo della semina di punti omologhi > garantisce una transizione senza interruzioni tra la trasformazione > calcolata sulla base della tripletta di punti a sinistra e quella a > destra di quel lato. anche qui ad occhio: se usi triangolazioni (triplette) dovrebbe essere garantità la congruenza lungo i confini; mi baso sul fatto che la trasformazione lineare dovrebbe garantire i rapporti delle interdistanze fra i punti; con una trasformazione basata su un numero di punti maggiore, trattandosi di una approssimazione, non garantisce tale congruenza, anzi non garantisce nemmeno che i vertici di un lato coincidano con gli omologhi della porzione contigua; > Ciao, > scusate la lunghezza, a chi lo dici:-) mi giustifico con la congettura "problemi complessi non possono essere ridotti a poche parole"; dovrei migliorarla in" "problemi complessi non possono _sempre_ essere ridotti a poche parole", ma non mi riesce :-) > Maurizio ciao, giuliano _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013 |
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