ciao a tutti,
scusate se vi tedio ancora una volta sul caso delle licenze, ma è un argomento particolarmente ostico per me e mi si presenta un caso reale (anche se per adesso dilettevole); nel mio comune (pochi km sud di Milano)(*) hanno approvato a gennaio il nuovo PGT; mi sono divertito a convertire le NT da pdf in html ed a georeferenziare alcune tavole; ne ho dato notizia agli Amministratori ed allo studio di progettazione (un importante studio di Milano)(*); ho ricevuto da quest'ultimo una cortese risposta che mi ricorda che i dati pubblicati sul sito del PGT sono di proprietà comunale e quindi potranno essere pubblicati previa autorizzazione ecc. ecc. ma una delibera non è un atto pubblico (che io come cittadino ho l'obbligo di conoscere) per definizione? e così anche per gli allegati? quindi che senso ha parlare di autorizzazione a pubblicare? potranno rivendicare il copyright che ovviamente nessuno vuole togliere loro: che senso ha tutta questa cosa? io al mmento non sto pubblicando nulla, ma potrei anche farlo; non vedo cosa danneggio o "svelo" quando il documento è pubblico per definizione! potrebbe avere senso disturbare Simone Aliprandi (ammesso che abbia voglia di ascoltare)? ciao, giuliano (*) non c'è alcuna riservatezza sui nomi che posso tranquillamente fare; semplicemente penso siano ininfluenti sull'argomento; _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
Il 27/03/2012 16:22, giuliano su Tiscali ha scritto:
> ma una delibera non è un atto pubblico (che io come cittadino ho > l'obbligo di conoscere) per definizione? e così anche per gli allegati? > quindi che senso ha parlare di autorizzazione a pubblicare? potranno > rivendicare il copyright che ovviamente nessuno vuole togliere loro: > che senso ha tutta questa cosa? si', e' bene trovare una risposta affidabile a queste domande: ci riusciamo, come associazione? Grazie, e saluti. -- Paolo Cavallini - Faunalia www.faunalia.eu Full contact details at www.faunalia.eu/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by giuliano su Tiscali
Non sono esperto della legislazione urbanistica lombarda, ma il PGT, con le
sue parti, pur dipendendo da una legge regionale, sta pur sempre sotto il quadro legislativo nazionale che si rifà (ai noi) ad una legge del 1942. Insomma il PGT, come il PS+RU in Toscana, dove vivo, sono pur sempre dei piani regolatori come da legge nazionale. In quanto tali sono atti pubblici, votati, almeno 2 volte, da un consiglio comunale e devono essere consultabili liberamente dai cittadini, pena la loro non validità. Vero è che liberamente non significa per forza via internet (anche se alcune leggi regionali lo prevedono esplicitamente (ma non sono in Lombardia). Lo studio che li ha eventualmente confezionati può al massimo accampare dei diritti su eventuali materiali accessori, ma tutto il materiale che fa parte ufficialmente del piano è pubblico. Il discorso delle licenze è, in questo caso, secondario. Per farla breve, se un funzionario di un comune si rifiuta di far consultare un piano o di farvelo utilizzare per quel che vi pare compie un illecito. Per inciso non credo ci sia alcun senso a parlare di copyright su un atto legislativo (il piano regolatore è praticamente un atto legislativo), immaginate se ci volesse il permesso scritto di Napolitano per diffondere la costituzione. Saluti a tutti. Iacopo In data martedì 27 marzo 2012 16:22:52, giuliano su Tiscali ha scritto: > ciao a tutti, > > scusate se vi tedio ancora una volta sul caso delle licenze, ma è un > argomento particolarmente ostico per me e mi si presenta un caso reale > (anche se per adesso dilettevole); > > nel mio comune (pochi km sud di Milano)(*) hanno approvato a gennaio il > nuovo PGT; mi sono divertito a convertire le NT da pdf in html ed a > georeferenziare alcune tavole; > > ne ho dato notizia agli Amministratori ed allo studio di progettazione > (un importante studio di Milano)(*); ho ricevuto da quest'ultimo una > cortese risposta che mi ricorda che i dati pubblicati sul sito del PGT > sono di proprietà comunale e quindi potranno essere pubblicati previa > autorizzazione ecc. ecc. > > ma una delibera non è un atto pubblico (che io come cittadino ho > l'obbligo di conoscere) per definizione? e così anche per gli allegati? > quindi che senso ha parlare di autorizzazione a pubblicare? potranno > rivendicare il copyright che ovviamente nessuno vuole togliere loro: > che senso ha tutta questa cosa? > > io al mmento non sto pubblicando nulla, ma potrei anche farlo; non vedo > cosa danneggio o "svelo" quando il documento è pubblico per definizione! > > potrebbe avere senso disturbare Simone Aliprandi (ammesso che abbia > voglia di ascoltare)? > > ciao, > giuliano > > (*) non c'è alcuna riservatezza sui nomi che posso tranquillamente > fare; semplicemente penso siano ininfluenti sull'argomento; > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 569 iscritti al 4.1.2012 _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
On Tue, 27 Mar 2012 22:40:50 +0200
iacopo <[hidden email]> wrote: > Non sono esperto della legislazione urbanistica lombarda, ma il PGT, con le > sue parti, pur dipendendo da una legge regionale, sta pur sempre sotto il > quadro legislativo nazionale che si rifà (ai noi) ad una legge del 1942. penso intendi la legge urbanistica nazionale; ma questa non dovrebbe in alcun modo limitare la "pubblicità" dell'atto, anzi imponeva a tutto l'universo (italiano) di dotarsi di PRG, quindi la vedrei come un rafforzativo del carattere pubblico di un piano urbanistico, non un limite o un'eccezione; ho forse capito male il tuo commento? > ......... Vero è che liberamente non significa per forza via internet > (anche se alcune leggi regionali lo prevedono esplicitamente (ma non sono in > Lombardia). la regione Lombardia obbliga a produrre i documenti di piano in due formati: pdf e shapefile (pena l'impossibilità a pubblicare sul Burl e quindi a vedere vigente un piano); il secondo formato è orientato alla pubblicazione del mosaico delle previsioni urbanistiche comunali; l'altro credo in quanto formato leggibile, quindi penso tutto mirato alla pubblicazione, comunque non conosco bene la normativa e quindi non mi avventuro in congetture; magari in lista c'è qualcuno che è informato; però tu poni un'altra questione: che la pubblicazione non è per forza internet, anche la vosione del cartaceo è una pubblicizzazione; siamo d'accordo, ma il problema è l'inverso: sono io, cittadino, che voglio sopperire ad una mancanza dell'amm.ne pubblicando gli dati: mi si dice no, devi avere l'autorizzazione dell'ente: ma allora questi dati sono pubblici o no? > ....... Lo studio che li ha eventualmente confezionati può al massimo > accampare dei diritti ....... al fine di non ingenerare equivoci, voglio chiarire che lo studio, che peraltro è l'unico ad interloquire con me in questo momento, non avanza pretese o altro, mi fa solo notare che i diritti di pubblicazione sono riservati; > ...... Per > inciso non credo ci sia alcun senso a parlare di copyright su un atto > legislativo ....... scusa, di copyright, forse impropriamente, ho parlato io: intendevo dire che nella eventuale pubblicazione uno dice che quell'atto è un atto che promana dall'amm.ne com.le riconoscendone quindi la paternità: è il problema della pubblicazione che diventa un pasticcio paradossale che tu centri perfettamente con la tua battuta finale: > immaginate se ci volesse il permesso scritto di Napolitano per diffondere la > costituzione. > > Saluti a tutti. > > Iacopo ciao, giuliano PS: grazie anche a Paolo per la risposta; ho lanciato il sasso all'Ordine degli Architetti di Milano per vedere se e cosa ne pensano; farò sapere eventuali risposte; _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In data martedì 27 marzo 2012 23:54:44, giuliano su Tiscali ha scritto:
> On Tue, 27 Mar 2012 22:40:50 +0200 > > iacopo <[hidden email]> wrote: > > Non sono esperto della legislazione urbanistica lombarda, ma il PGT, con > > le sue parti, pur dipendendo da una legge regionale, sta pur sempre > > sotto il quadro legislativo nazionale che si rifà (ai noi) ad una legge > > del 1942. > > penso intendi la legge urbanistica nazionale; ma questa non dovrebbe in > alcun modo limitare la "pubblicità" dell'atto, anzi imponeva a tutto > l'universo (italiano) di dotarsi di PRG, quindi la vedrei come un > rafforzativo del carattere pubblico di un piano urbanistico, non un > limite o un'eccezione; ho forse capito male il tuo commento? Esattamente come dici tu. L'atto è pubblico in virtù di quella legge, e anche di quella prima che era dell'800 (non ricordo la data). > però tu poni un'altra questione: che la pubblicazione non è per forza > internet, anche la vosione del cartaceo è una pubblicizzazione; siamo > d'accordo, ma il problema è l'inverso: sono io, cittadino, che voglio > sopperire ad una mancanza dell'amm.ne pubblicando gli dati: mi si dice > no, devi avere l'autorizzazione dell'ente: ma allora questi dati sono > pubblici o no? Ci vorrebbe un avvocato, ma credo che sia improbabile che se pubblichi su internet i pdf del piano qualcuno possa costringerti a rimuoverli (altro è ovviamente citare la fonte e magari chiedere per cortesia). Saluti Iacopo _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
Ciao a tutti, Visto che la legge prevede la consegna degli shp, il piano è anche un documento informatico, come definito nel Dpr 445 del 2000, sarebbe da verificare se in consiglio comunale è stato adottata anche la parte informatica. Detto questo, credo che il problema sia nella ufficialità del documento: mettiamo che tu pubblichi il piano come tms, la gente comincia a consultarlo e disdegna il cartaceo/Pcf che viene dal comune... L'ente non può garantire che il piano pubblicato da te sia conforme all' originale (spesso non è in grado nemmeno quando lo pubblica da sé) e nell'incertezza ti blocca. Inipote può essere che il progettista abbia offerto al comune un servizio di pubblicazione del piano e tu così gli crei problemi. Io fossi in te lo pubblicherei subito con un disclaimer che spiega come è stato ottenuto e ne ribadisce la non ufficialità. Talvolta per cambiare mentalità serve un po' di Civic Hacking come lo chiama Gigi Cogo (e non solo lui immagino). Saluti _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
Proviamo a riformulare la domanda in termini piu' generali:
D: perche' in Italia non abbiamo ancora gli Open Data ? R: perche' abbiamo tantissime leggi (forse troppe), e perche' spesso sono reciprocamente contraddittorie. Da un lato abbiamo l'indubbio diritto di accesso agli atti pubblici, dall'altro abbiamo la tutela della proprieta' intellettuale e del diritto di autore. Sono entrambi aspetti giuridici "forti", e quando entrano in reciproco contrasto nessun avvocato se la sente di dare per scontato come finiribbe un'eventuale causa legale. Come proprio noi di Gfoss.it andiamo sostenendo da lungo tempo, non basta semplicemente che un dato venga pubblicato p.es. sul sito web di un'Amministrazione per ritenere automaticamente che "e' libero, fateci quello che volete". Anzi, esattamente al contrario, e' saggio e prudente ritenere che in assenza di una esplicita autorizzazione tutti i dati pubblicati sul web (o in altro modo) devono ritenersi "non liberi, non rielaborabili e non trasferibili a terzi" quando non esiste nessuna condizione di licenza che ne autorizzi esplicitamente l'uso libero. La soluzione corretta "a prova di bomba" che consente la libera circolazione dei dati evidentemente e' quella di indicare con assoluta chiarezza le condizioni d'uso per ciascun dataset che viene pubblicato da una P.A.: possibilmente facendo riferimento ad una delle licenze standard (CC, ODbL, IODL). In assenza di questo, e' sempre prudente richiedere una qualche autorizzazione al titolare del dato prima di procedere oltre. BTW nel caso specifico stupisce abbastanza il silenzio del Comune (il vero titolare legale, peraltro tenuto a rispondere ai quesiti), mentre viceversa arrivano risposte dallo studio professionale che ha redatto il PRG su incarico del Comune: evidentemente in questo c'e' qualcosa di paradossale e di patologico. --------- Detto questo: cosa si puo' fare di concretamente utile per uscire fuori dall'attuale stato di incertezza e confusione ? strategia A) quella seguita da Gfoss.it ================================================== Le Amministrazioni "illuminate" se vogliono e credono gia' nel quadro della normativa vigente possono deliberare di adottare dei principi con validita' generale che disciplinino al proprio interno il rilascio dei dati e le relative licenze (i famosi Open Data). Lo hanno gia' fatto con successo diverse Regioni, alcuni Enti Statali e pure qualche Comune (in genere, di grosse dimensioni). Serve un'atto formale di deliberazione, ed ovviamente serve un gruppo di esperti che fornisca autorevole supporto tecnico-giuridico: magari serve anche mettere in piedi un portale di accesso e dei servizi di catalogazione. Ma a giudizio di chi l'ha gia' fatto non si tratta certo di una mission impossible. Lo scenario si sta palesemente muovendo nella direzione giusta: anche grazie alle numerose attivita' di advocacy messe in campo da molti gruppi di pressione ed Associazioni, non ultima proprio Gfoss.it Ma e' ovvio che si tratta di un processo lungo "a macchie di leopardo". Giusto per quantificare: gli stackholders presenti in Italia sono circa 10.000, come confermato al recente Workshop su INSPIRE organizzato da ISPRA (i soli Comuni sono oltre 8.000): e ciascun singolo stackholder deve ovviamente deliberare per proprio conto nell'ambito delle propie competenze dirette. strategia B) la via del contenzioso ================================================== Singoli cittadini o gruppi organizzati possono seguire la via legale (ricorsi, cause giudiziarie, contenzioso). Oppure potrebbero giocare la carta della sfida: "io lo faccio comunque, tu se credi fammi causa". Come abbiamo gia' visto, il quadro normativo e' complesso e contraddittorio; probabilmente in molti casi (da scegliersi oculatamente) esistono le condizioni per potere sperare ragionevolmente in un esito positivo, magari da far valere in seguito come precedente giurisdizionale. Ma va anche attentamente considerato che intraprendere la via legale e' sicuramente costoso; gli esiti non sono affatto scontati e potrebbero anche essere infausti e controproducenti; il numero degli stackholders (e quindi delle potenziali controparti) e' decisamente molto elevato. strategia C) legge nazionale ================================================== Allora cosa servirebbe veramente ? Servirebbe un piccolo intervento legislativo a livello Nazionale che chiarisca in modo non ambiguo e definitivo tutti i conflitti e le contraddizioni che esistono oggi in materia di diritto d'autore. N.B.: il recente Codice dell'Amministrazione Digitale apre una strada giuridica che consente gli Open Data: ma non ha affatto risolto i vecchi nodi e le vecchie contraddizioni. Tutto continua a cadere nella sfera discrezionale della singola Amministrazione, che e' sostanzialmente libera di muoversi come meglio crede valutando caso per caso. Non a caso tutti gli altri Stati che hanno deciso di adottare con decisione una strategia Open Data (USA, Francia, Gran Bretagna ...) *prima* hanno adottato una legge quadro nazionale, e *dopo* hanno attivato le singole iniziative Open Data. Curiosamente in Italia stiamo facendo il percorso inverso: alcune iniziative Open Data stanno virtuosamente partendo, ma ciononostante il quadro giudico nel suo complesso rimane fortemente contraddittorio e poco chiaro (e nessuno pare interessato a riordinarlo). ---- Nel frattempo ho provveduto a contattare Simone Aliprandi per avere qualche lume giuridico sul caso specifico sollevato da Giuliano. Simone mi ha cortesemente girato il link a questo suo blog, che effettivamente contiene molte utili considerazioni strettamente attinenti. http://aliprandi.blogspot.it/2012/03/un-comma-per-lopen-data.html ciao Sandro -- This message has been scanned for viruses and dangerous content by MailScanner, and is believed to be clean. _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
On 28/03/2012 10:57, [hidden email] wrote:
> Nel frattempo ho provveduto a contattare Simone Aliprandi per avere > qualche lume giuridico sul caso specifico sollevato da Giuliano. > Simone mi ha cortesemente girato il link a questo suo blog, che > effettivamente contiene molte utili considerazioni strettamente > attinenti. > http://aliprandi.blogspot.it/2012/03/un-comma-per-lopen-data.html Salve. Le considerazioni di Sandro sono tutte molto interessanti. Nella fattispecie c'e' un elemento in piu': puo' un atto pubblico essere a distribuzione limitata? A me sembra francamente un po' difficile, altrimenti non si potrebbero neppure mettere sui sit copie delle leggi, ecc. Non vi pare? Saluti. -- Paolo Cavallini - Faunalia www.faunalia.eu Full contact details at www.faunalia.eu/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by amefad
On Wed, 28 Mar 2012 08:16:51 +0200
Amedeo Fadini <[hidden email]> wrote: > Ciao a tutti, ciao; > ....... > ........ quoto (senza trascrivere) tutto il tuo documento, ivi compreso il disclaimer finale; ti tingrazio in particolare per i molti riferimenti che vedrò di approfondire; per quanto riguarda il civil hacking non dispongo più del mio sito (anche se è molto facile resuscitarlo), per cui sto cercando in altri modi di fare da (piccolo) grimaldello: farò sapere gli sviluppi; > Saluti > amefad ciao, giuliano _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by pcav
Ciao a tutti, A mio parere l'atto pianificatorio è di competenza esclusiva dell'amministrazione. È l'amministrazione che in mancanza di competenze specifiche in materia incarica un professionista esterno per la redazione del piano. Lo stesso piano viene consegnato una volta completato dal professionista (in pdf, dwg .....shp o altro) all'ufficio urbanistica ........ e da qui la gestione del processo passa in carico all'amministrazione che provvede attraverso l'ufficio a fare tutte le verifiche, le modifiche/integrazioni anche sulla base degli emendamenti e poi propone l'adozione ....etc..etc!. Questo per dire che sostazialmente la proprietà intellettuale (metodologia etc.) rimane in capo a chi ha redatto il progetto del piano ma gli elaborati prodotti, consegnati, modificati e integrati (inclusi gli shp e quant'altro) sono di proprietà dell'amministrazione che ha titolo (anzi l'obbligo) per poterli pubblicare nella forma che preferisce come peraltro previsto in maniera un po' nebulosa dal CAD. Quindi se l'incarico per la pubblicazione del piano su web è dato dal comune va bene ............. altrimenti anche lo stesso professionista che predispone il piano per citare il lavoro e diffonderlo ha bisogno di una specifica autorizzazione. Questo in generale. Quello che vale è comunque la convenzione professionista - comune!! A tutto ciò bisogna aggiungere che c'è una certa ......... diffidenza sia da parte dei progettisti che da parte delle amministrazioni (anche in comuni di grossa dimesione) che frena il passaggio dal cartaceo al digitale (anche solo per la firma digitale dei PDF allegati alla delibera di adozione) immaginiamoci per la firma dei dataset. E' una guerra lunga e di posizione che stiamo combattendo ............. ma piano piano si riuscirà ........ bisogna ......... "portare" pazienza. Ing. Alberto Vaquer RitecoIT www.riteco.it -----Messaggio originale----- Da: Paolo Cavallini [mailto:[hidden email]] Inviato: martedì 27 marzo 2012 20:08 A: [hidden email] Oggetto: Re: [Gfoss] ancora licenze Il 27/03/2012 16:22, giuliano su Tiscali ha scritto: > ma una delibera non è un atto pubblico (che io come cittadino ho > l'obbligo di conoscere) per definizione? e così anche per gli allegati? > quindi che senso ha parlare di autorizzazione a pubblicare? potranno > rivendicare il copyright che ovviamente nessuno vuole togliere loro: > che senso ha tutta questa cosa? si', e' bene trovare una risposta affidabile a queste domande: ci riusciamo, come associazione? Grazie, e saluti. -- Paolo Cavallini - Faunalia www.faunalia.eu Full contact details at www.faunalia.eu/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by giuliano su Tiscali
On Wed, Mar 28, 2012 at 11:14:22AM +0200, giuliano su Tiscali wrote:
> per quanto riguarda il civil hacking non dispongo più del mio sito > (anche se è molto facile resuscitarlo), per cui sto cercando in altri > modi di fare da (piccolo) grimaldello: farò sapere gli sviluppi; Dai un'occhiata a cartodb.com. Hai un PostGIS tutto tuo dove puoi creare fino a 10 tabelle pubbliche gratuite e mostrarle su mappa (vari metodi, dal tile XYZ al geoJSON). Ovviamente ti assumi tu tutte le responsabilita': http://cartodb.com/terms <disclaimer> ci sto lavorando a tempo pieno, ma non nel settore marketing :) </disclaimer> --strk; ,------o-. | __/ | Delivering high quality PostGIS 2.0 ! | / 2.0 | http://strk.keybit.net - http://vizzuality.com `-o------' _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by giuliano su Tiscali
Solo una piccola precisazione (forse inutile).
In data mercoledì 28 marzo 2012 10:57:37, [hidden email] ha scritto: > Come proprio noi di Gfoss.it andiamo sostenendo da lungo tempo, > non basta semplicemente che un dato venga pubblicato p.es. sul > sito web di un'Amministrazione per ritenere automaticamente che > "e' libero, fateci quello che volete". > Anzi, esattamente al contrario, e' saggio e prudente ritenere che > in assenza di una esplicita autorizzazione tutti i dati pubblicati > sul web (o in altro modo) devono ritenersi "non liberi, non > rielaborabili e non trasferibili a terzi" quando non esiste nessuna > condizione di licenza che ne autorizzi esplicitamente l'uso libero. E' ovvio che i dati di un PRG non saranno mai liberi in questo senso. Le stesse consultazioni on-line sui siti ufficiali sono sempre esplicitamente dichiarate consultazioni, ma non con valore legale. Se volete la certezza serve sempre il documento con il timbro/firma digitale che ne attesta la conformità a quello depositato in allegato alla delibera. Liberi di ripubblicarlo con le stesse accortezze però si e quindi di trasferirlo a terzi. Per curiosità ho dato un occhiata al sito della gazzetta ufficiale e non ho trovato traccia di limitazioni alla redistribuzione dei testi di legge (potrei sbagliare naturalmente). Dovrebbe valere lo stesso principio. Naturalmente il discorso vale per i dati con valore di legge (come un PRG) non per altri dati geografici, per i quali la situazione è molto più varia. Saluti. Iacopo _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by a.furieri
On Wed, 28 Mar 2012 10:57:37 +0200
[hidden email] wrote: > ........ concordo con te, commento solo questo: > Da un lato abbiamo l'indubbio diritto di accesso agli atti > pubblici, dall'altro abbiamo la tutela della proprieta' > intellettuale e del diritto di autore. > Sono entrambi aspetti giuridici "forti", e quando entrano in > reciproco contrasto nessun avvocato se la sente ..... si trattasse di un volo o di qualche elaborato, ok; ma a me sembra paradossale il fatto che si tratta di una delibera!!! un atto pubblico per definizione! che tutti i cittadini devono per definizione conoscere! ed a voler trovare paradosso nel paradosso: stiamo parlando di Normativa Tecnica, non di mappe dove ci potrebbe anche essere una caserma o un informazione sensibile! ma di un articolato di norme che chiunque deve rispettare; ma forse anche tu concordi: > .......... evidentemente in questo > c'e' qualcosa di paradossale e di patologico. > Nel frattempo ho provveduto a contattare Simone Aliprandi per avere > qualche lume giuridico sul caso specifico sollevato da Giuliano. > Simone mi ha cortesemente girato il link a questo suo blog, che > effettivamente contiene molte utili considerazioni strettamente > attinenti. > http://aliprandi.blogspot.it/2012/03/un-comma-per-lopen-data.html l'ho guardato (grazie di esserti disturbato al mio posto) e gli ho sottoposto il questito se l'apparente contraddizione fra artt. 5 e 11 della legge 633/1941 (diritto di autore) non stia proprio a significare che gli atti generici sono riservari (art. 11) mentre quelli ufficiali sono pubblici, esclusi dalla disciplina del diritto d'autore (art. 5): staremo a vedere la risposta :-) > ciao Sandro ciao, giuliano _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by Sandro Santilli
On Wed, 28 Mar 2012 12:14:48 +0200
Sandro Santilli <[hidden email]> wrote: > On Wed, Mar 28, 2012 at 11:14:22AM +0200, giuliano su Tiscali wrote: > > > per quanto riguarda il civil hacking non dispongo più del mio sito > > (anche se è molto facile resuscitarlo), per cui sto cercando in altri > > modi di fare da (piccolo) grimaldello: farò sapere gli sviluppi; > > Dai un'occhiata a cartodb.com. > > Hai un PostGIS tutto tuo dove puoi creare fino a 10 tabelle pubbliche > gratuite e mostrarle su mappa (vari metodi, dal tile XYZ al geoJSON). > > Ovviamente ti assumi tu tutte le responsabilita': > http://cartodb.com/terms ti tingrazio della segnalazione, ne terrò conto (anche se ho visto che non mi è stato difficile l'altra volta, con il vostro aiuto, allestire in casa un server di mappe :-)) intanto ti ringrazio per la tua simpatica disponibilità :-) > --strk; > > ,------o-. > | __/ | Delivering high quality PostGIS 2.0 ! > | / 2.0 | http://strk.keybit.net - http://vizzuality.com > `-o------' > ciao, giuliano _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012 |
In reply to this post by amefad
Ritengo che la questione non sia di licenze.
Il piano urbanistico è atto pubblico e pertanto disponibile per tutti. Nessuno può speculare sulla sua pubblicazione in quanto tale. Tuttavia vi è un problema di autenticità e validità. Penso che un comune non mi possa impedire di pubblicare, ma sicuramente può ritenere la pubblicazione di quell'atto "non ufficiale" e pertanto ritenenrne il contenuto non autentico. Guardate che i comuni questo problema ce l'hanno anche nei confronti dei piani che pubblicano loro stessi. Regione Lombardia e forse qualche altra ha almeno normato la fattispecie. Ma la mia Regione (Liguria) non mi risultà l'abbia fatto. ciao D Il 28/03/2012 08:16, Amedeo Fadini ha scritto:
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