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se la PA stava cercando un buon motivo per non abbracciare la filosofia del "siamo tutti cartografi, geografi, noi-sì-che-conosciamo-il-territorio", questa immagine del nord sardegna basta e avanza...
immagino che qualche autonomista, indipendentista abbia corretto i toponimi: nugoro, tatari, s'alighera, terranoa ecc.. a questo punto, aggiungerò anche "A fora sos Italianos", come si leggeva un tempo in molti muri dell'Isola. Clipboard02.png |
Ciao Stefano, interessante ... ma questo tuo esempio semmai rafforza le differenze tra una mappa gestita da qualcuno che sul territorio non ci stà, e una mappa gestita da una comunità che invece si e, in un caso come questo, al netto delle modifiche fatte da qualche buontempone o da qualche autonomista, indipendentista come dici tu, avrebbe avuto modo e strumenti per riscontrare tempestivamente alterazioni di questo tipo e intervenire adeguatamente e tempestivamente per ripristinare lo status quo identificandone anche gli autori. Se poi, in uno scenario ipotetico, la stessa PA avesse un qualche ruolo "attivo" in questa comunità poteva lei stessa agire di conseguenza: ci sono casi, seppur limitati, dove questo accade e anche nel caso del mondo privato come testimonato da questo post http://de.straba.us/2013/08/06/enel-incontra-openstreetmap/ Ciao Cesare Cesare Gerbino
http://cesaregerbino.wordpress.com/ http://www.facebook.com/cesare.gerbino http://www.facebook.com/pages/Cesare-Gerbino-GIS-Blog/246234455498174?ref=hl https://twitter.com/CesareGerbino http://www.linkedin.com/pub/cesare-gerbino/56/494/77b Il giorno 07 settembre 2013 16:48, stefano campus <[hidden email]> ha scritto: se la PA stava cercando un buon motivo per non abbracciare la filosofia del _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013 |
On 08/09/2013 14:11, cesare gerbino wrote:
> Ciao Stefano, > > interessante ... ma questo tuo esempio semmai rafforza le differenze > tra una mappa gestita da qualcuno che sul territorio non ci stà, e una > mappa gestita da una comunità che invece si e, in un caso come questo, > al netto delle modifiche fatte da qualche buontempone o da qualche > autonomista, indipendentista come dici tu, avrebbe avuto modo e > strumenti per riscontrare tempestivamente alterazioni di questo tipo e > intervenire adeguatamente e tempestivamente per ripristinare lo > status quo identificandone anche gli autori. Ma chi stabilisce quale sia il giusto status-quo ? In questo caso ad esempio: si tratta di una proditoria alterazione di dati pre-esistenti oppure si tratta di aggiunte di nomi provenienti da dati ex-novo inseriti da qualcuno che aveva svolto uno studio su carte storiche e ha quindi inserito i nomi che tali località avevano in altri periodi storici ? Stabilire il corretto nome di una località non è semplice. Alcuni studiosi si rifanno pure alle carte pre-unitarie per capire quale sia il nome piu' giusto da dare a una località. E poi, anche ammesso che si tratti di una alterazione voluta, finche' è un toponimo palesemente errato puo' darsi che uno se ne accorga, ma se cambiano in maniera errata la geometria di una strada e viene spostato un riferimento. E' piu' difficlle accorgersene. E caricare su una community l'onere di accorgersene e risolvere "tempestivamente" è forse attendersi troppo. L'articolo che citi te, ad esempio. L'enel carica i suoi dati, mica va a correggere quelli di altri che a lei non competono. Ne' mi pare di capire ha fornito fondi per far lavorare la community nel carica e manutenere i suoi dati. Mi pare di capire che ha fatto tutto da se', ma solo per gestire i suoi dati e solo quelli. Ma se ad esempio , ogni giorno qualcuno gli andasse a cambiare i dati, l' enel , ogni giorno fa a ricontrollarli per vedere se sono a posto e nel caso li risistema nuovamente ? Non mi è chiaro come questo modus-operandi sia pratico alla lunga. Mi è invece chiaro che se ho un dataset che sono obbligato a rendere pubblico, tanto vale caricarlo su un sistema come OSM ottenendo un ritorno pubblicitario. Ma se ogni giorno ci devo lavorare, per mantenerlo sano e rimuovere eventuali alterazioni esterne mi diventa una fonte di costo. Non è così ? Andrea. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013 |
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il cambio dei toponimi dalla versione in lingua italiana a quella in lingua sarda (logudorese, per la precisione) è stato eseguito da più utenti che hanno avuto segnalazioni di rigetto da parte di altri utenti ma anche di approvazione.
non so esattamente come funzioni google map maker, ma in questo caso sembra esserci un problema di ambiguità di validità e di accettazione da parte della comunità. questo, secondo me, porta a dire che la cartografia partecipata affinchè sia recepita dalla pa ha bisogno di uno sforzo di back office pauroso, appunto perchè in un procedimento amministrativo (perchè è bene che ricordare che la pa "parla" con atti/provvedimenti amministrativi) nuoro è nuoro e non nugoro. nello specifico poi, anche la traduzione di "sassari" in "tatari" non è appropriata perchè a sassari non si parla sardo ma sassarese, così come ad alghero, in cui si parla catalano, non dicono s'Alighera ma l'Alguer. |
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