ESRI e l'apertura dei dati

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ESRI e l'apertura dei dati

pcav
http://www.structuralknowledge.com/2012/02/03/why-esri-as-is-cant-be-part-of-the-open-government-movement/

Io l'ho trovata una lettura molto interessante, soprattutto per il rapporto fra dati
aperti e software libero.
Saluti.
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Re: ESRI e l'apertura dei dati

pcav
Il 08/02/2012 07:14, Paolo Cavallini ha scritto:
> http://www.structuralknowledge.com/2012/02/03/why-esri-as-is-cant-be-part-of-the-open-government-movement/
>
> Io l'ho trovata una lettura molto interessante, soprattutto per il rapporto fra dati
> aperti e software libero.

PS: grazie gmanghi per il link

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Re: ESRI e l'apertura dei dati

giohappy
In reply to this post by pcav
Grazie per il link Paolo, l'ho trovato ponderato e obiettivo.
Come sai io vengo dal mondo Esri, e non posso negare le qualità dello stach Arc* (anche se, per tutti i soldi che costa, potrebbe essere anche meglio!), ma sono perfettamente d'accordo che la politica della Esri sui formati non favorisce l'interoperabilità del dato. Le cose un pochino stanno cambiando nelle nuove versioni, dove ad esempio viene offerto un maggior supporto per Postgis, e altri.

Di fondo credo però che la responsabilità principale nel far sì che i set di dati siano disponibili in formati aperti stia all'ente che li produce, non al software. Se l'ufficio X, per sue ragioni che assumiamo sensate, decidesse di usare ArcGIS (o Intergraph, o AutCad Map.... ci focalizzazioni su Esri ma c'è di tutto di più a giro!), dovrà fare in modo di pubblicare poi i dati o le elaborazioni in un formato standard, e questo il software lo permette! Capisco che la pigrizia o il sovraccarico di mantenere i dati in più formati, siano due ostacoli all'interoperabilità, ma è comunque un fattore umano che il software può soltanto facilitare, non sostituire.

giovanni

Il giorno 08 febbraio 2012 07:14, Paolo Cavallini <[hidden email]> ha scritto:
http://www.structuralknowledge.com/2012/02/03/why-esri-as-is-cant-be-part-of-the-open-government-movement/

Io l'ho trovata una lettura molto interessante, soprattutto per il rapporto fra dati
aperti e software libero.
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Re: ESRI e l'apertura dei dati

Andrea Peri
In reply to this post by pcav
Io sono completamente daccordo con ESRI su questo.

Lo shapefile e' un buon formato.
Ma la soluzione adottata per promulgarlo e' stata veramente deleteria ed
è meglio non ripeterla.

A mio parere, un formato di dati, specie nel mondo dei GIS e delle
immagini, si promulga meglio fornendo una libreria (open ovviamente) che
permetta lettura/scrittura di quel formato.
La specifica e' utile ma da sola non basta.
Le incompatibilita' generate da differenti interpretazioni sono sempre
in agguato.

Ancora oggi si deve convivere con differenze tra shapefile prodotti con
software esri e shapefiles prodotti con altri softwares.

Con ovvi problemi di compatibilita' e incomprensioni tra chi li produce
e chi li usa.

Andrea.
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Re: ESRI e l'apertura dei dati

Luca Morandini-3
On 02/08/2012 06:35 PM, aperi2007 wrote:
> Io sono completamente daccordo con ESRI su questo.
>
> Lo shapefile e' un buon formato.
> Ma la soluzione adottata per promulgarlo e' stata veramente deleteria ed è meglio
> non ripeterla.
>
> A mio parere, un formato di dati, specie nel mondo dei GIS e delle immagini, si
> promulga meglio fornendo una libreria (open ovviamente) che permetta
> lettura/scrittura di quel formato.

Eh, non è così facile. Il fatto è che non basterebbe una sola libreria, dovrebbero
essercene diverse per supportare diversi linguaggi e sistemi operativi.

Ed anche se ESRI si impegnasse a manutenere le diverse librerie, questo non ti
garantirebbe dalla proliferazione di librerie di terze parti, sviluppate perché
non esiste un porting su di una piattaforma specifica, oppure perché ci sono
problemi di licenza, o ancora perché si vogliono prestazioni migliori in un
ambiente particolare.

A mio parere sarebbe preferibile avere una suite di test garantiti da ESRI ed una
implementazione (open source) di riferimento per guidare gli sviluppatori: più o
meno come fa l'OGC.

Saluti,

Luca Morandini
http://www.lucamorandini.it

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