Formato per il pubblico

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Re: Formato per il pubblico

Andrea Peri
Io ho sempre avuto l'impressione che la principale ragione per cui
piace lo shapefile e che permette di metterci dentro le cose piu'
turpi.
E non consentendo un controllo puntuale e preciso del contenuto,
finisce pe lasciare molta liberta' al fornitore.
Per questo gli piace.

Nesun controllo di relazioni, nessun controllo di character-set.
Nessun controllo sul sistema di riferiemento.
Nessun controllo sulla validita' delle geometrie.
Piace per questo lo shapefile.

A.


Il 21 gennaio 2015 09:03, Nicola Marchesin <[hidden email]> ha scritto:

> Ciao Lorenzo
> così adesso sai usare SL gui, spero ti possa tornare utile. :-)   (è una
> battuata non una provocazione che però spero faccia pensare)
>
> Ho il sentore che la scelta del capo ufficio si indirizzerà verso gli .shp
> Io continuerò ad insistere che aggiunga "anche" i file SpatiaLite
> Come ho già ribadito capisco le esigenze di chi è sul pezzo tutti i
> giorni.(e come ha detto il capo ufficio: io devo interfacciarmi con ogni
> tipo di utenza anche con quella del piccolo paesino disperso dove in ufficio
> tecnico può esserci un geometra di una certa età che ha poca dimestichezza
> con i gis)
> Rimango del parere che se non proviamo a cambiare, mai si cambia.(spero che
> non venga scambiata per una fase del politico di turno :-)
> Per me è importante che l'uso del software libero sia la norma e non
> l'eccezione.
>
> Grazie a Tutti
>
> p.s. questo è l'inizio dell'ultima mail ricevuto in ufficio
>
> Grazie Nicola,  e agli altri tuoi interlocutori qualificati per la quantità
> di informazioni e considerazioni che mi avete  fornito,  (così velocemente)
> sul tema.
>
>
> Il giorno 21 gennaio 2015 08:32, monday <[hidden email]> ha scritto:
>
>> Buongiorno, se può interessare l'opinione di un potenziale utente (con
>> competenze GIS forse appena al di sopra del geometra medio) io un paio di
>> bestemmioni li lancerei se ci fosse solo la possibilità di inviare file
>> SL,
>> ho avuto modo di bazzicarci per importare vettoriali in geopaparazzi e,
>> con
>> l'aiuto di un paio di link ed il tutorial di Andrea, ci ho perso veramente
>> poco con SL gui, ma comunque costringermi ad usare un solo formato (e non
>> quello maggiormente diffuso) la vivrei come una restrizione eccessiva.
>>
>> Saluti
>>
>>
>> Nicola Marchesin wrote
>> > Buon giorno a tutti.
>> > Il capo ufficio Vincolo idrogeologico ( ex. Servizio Forestale) mi ha
>> > chiesto in che formato è preferibile chiedere agli utenti di allegare i
>> > file d'interesse (es. Superficie cava, bosco, particelle catastali o
>> > quant'altro) per le pratiche da sottoporre a valutazione.
>> > A lui interessa avere un formato da utilizzare in Qgis.
>> > Sicuramente uno .shp file fa comodo. Chiedo a voi nel caso pensiate
>> > (penso)
>> > sia più corretto chiedere un formato aperto
>> > Grazie per l'attenzione
>> > Nicola
>>
>>
>>
>>
>>
>> --
>> View this message in context:
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>> Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian
>> mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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>> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
>> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
>> dell'Associazione GFOSS.it.
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> Software Libero  & Internet Gratis in Tutto il Territorio Nazionale
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> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
> dell'Associazione GFOSS.it.
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Andrea Peri
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qwerty àèìòù
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Re: Formato per il pubblico

monday
In reply to this post by Nicola Marchesin
Continuando le riflessioni, focalizzando sull'aspetto pratico e operativo del tema la cosa migliore, a mio giudizio, sarebbe quella di lasciare consegnare in più formati, tanto comunque i dati immagino debbano essere importati in un db, e per questa operazione un formato vale l'altro. In questo modo si potrebbe cogliere l'occasione per elaborare qualche statistica sulle percentuali di utilizzo dei vari formati e si sa, i dati per se ridondanti, possono sempre far comodo.
Non ho capito su cosa dovrebbe far riflettere il fatto che ora sappia usare (si fa per dire)  SL GUI.
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Re: Formato per il pubblico

Nicola Marchesin


Non ho capito su cosa dovrebbe far riflettere il fatto che ora sappia usare
(si fa per dire)  SL GUI.

A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si capisse al volo, perdonami.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi software per gestirli.
Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx

Sono fissato lo so :-)
Ciao Nicola


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Re: Formato per il pubblico

Sieradz
In reply to this post by Andrea Peri
Andrea Peri wrote
Nesun controllo di relazioni, nessun controllo di character-set.
Nessun controllo sul sistema di riferiemento.
Nessun controllo sulla validita' delle geometrie.
Piace per questo lo shapefile


Concordo al 100%, trattasi di un qualcosa di anarchico, elastico, oserei dire un formato molto "italiano", alla 'volemose bbene'.

Il fatto poi che consenta di elaborare esternamente la parte attributi (tramite la strapotenza di un foglio elettronico) lo rendono immortale nei secoli dei secoli, amen.

Da caddista incallito, mi spiace che il DXF non abbia avuto lo stesso successo come formato d'interscambio Gis, limitandosi ad essere uno standard Cad...
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Re: Formato per il pubblico

monday
This post was updated on .
In reply to this post by Nicola Marchesin
Il giorno 21 gennaio 2015 13:26, Nicola Marchesin <kiefer.linux@gmail.com>
ha scritto:

> A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si
> capisse al volo, perdonami.
> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi
> software per gestirli.
> ​
> ​
>


> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx
>
> Sono fissato lo so :-)​
>  ​
>


Io sono passato (ancora per metà e solo per le operazioni più semplici)
all'Open source da poco, l'ultima commessa avevo deciso di consegnarla
lavorata tutta in Qgis, ma alla correzione di ortorettifica dell'immagine
satellitare mio sono dato pervinto (dopo quasi una settimana di battaglie)
e sono tornato al meglio conosciuto (da parte mia) arcmap, di cui
ovviamente non ho uno straccio di licenza (base + spatial analyst, oltre
7k€+ IVA - il 2014 ho fatturato meno di 20k)


Sperando di non offendere nessuno, sicuramente mi sfugge più di qualcosa
sul tema, ma mi sembrano tutti un po' fissati.
Non che debba per forza essere una cosa negativa, picasso era sicuramente
fissato per la pittura con quelle strane nuove regole geometriche
autoimposte ed ha creato quel che ha creato.

Tornando nel merito, racconto un episodio per quelli che hanno voglia di
leggere qualche riga.
alla fine degli anni 90 un caro amico che lavorava da elettricista in
ospedale, appassionato di informatica, era diventato il riferimento degli
operatori amministrativi (dell'ospedale) cui, senza che nessuno si fosse
preoccupato di fare un minimo di formazione, avevano dato dei pc (SO
rigorosamente microsoft) con tragicomiche conseguenze. Quella più
divertente riguarda uno che telefona e dice Gianni! mi è scomparsa la
finestra dal daskop (proprio doskop, non è un refuso) non riuscendo a
capire Gianni va a controllare il monitor scoprendo che la cartella si era
semplicemente spostata oltre il margine dello schermo.

Con questo voglio dire che, se come mi è sembrato di capire, l'utente del
servizio è un dipendente pubblico, non mi sembra giusto costringerlo ad
aggiornare le proprie competenze a proprie spese e con fai da te, certo una
parte potrebbero essere contenti di dover imparare una nuova procedura, ma
temo che rappresentino la minoranza, e se questo poi vuol dire che il
cittadino in attesa della risposta dell'ente deve aspettare tempi più
lunghi, non ritengo sia una buona idea. Discorso diverso per i privati,
cui, sarebbe meglio se come risultato di attenta pianificazione, ancor
meglio se a livello nazionale, o almeno regionale, l'amministrazione
pubblica DEVE imporre le proprie regole ai fini di una maggior efficienza.

Grazie, rinnovo i complimenti alla mailing list, ultimamente mi sto
convincendo che ci scriva il gotha
<http://unaparolaalgiorno.it/significato/G/gotha>  del GIS in Italia,
secondo voi mi sbaglio?
Lorenzo






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Re: Formato per il pubblico

GEOgrafica
In reply to this post by Nicola Marchesin
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 13:26, Nicola Marchesin <[hidden email]> ha scritto:

>
> A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si capisse al volo, perdonami.
> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi software per gestirli.
> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx

Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie o open.
Lo stato etico (che presuppone di imporre una certa etica ben precisa ai cittadini, meglio certe scelte definite a priori come “migliori") ha già dato ampi esempi di cattivo funzionamento nel Novecento, anche se qui si parla solo di GIS e non di ideologie totalitarie preferisco comunque avere sempre la possibilità di scegliere.

ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Re: Formato per il pubblico

Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:

> Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
> COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
> o open.

Scusa ma quando parliamo di formati di dati e' come parlare di lingua
o moneta. Sono mezzi di scambio. Lo stato italiano ti COSTRINGE ad
accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano
quando gli scrivi. Se ti constringe ad usare un certo formato quando
gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.

Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE
a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che
mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una
societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).

--strk;
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Re: Formato per il pubblico

GEOgrafica
l giorno 21/gen/2015, alle ore 16:44, Sandro Santilli <[hidden email]> ha scritto:

On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:

Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
o open.
[cut]

Lo stato italiano ti COSTRINGE ad
accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano
quando gli scrivi.
Per l’italiano, dipende. La’ dove e’ stato deciso che l’italiano non può essere l’unico mezzo di intercomunicazione perché non è un minimo comune denominatore, si può usare ad esempio anche tedesco o francese. Guarda caso, ciò non avveniva quando c'era lo Stato Etico (ventennio) e per decreto si decideva che solo l’italiano era lingua accettata e poteva essere usato, e chi era madrelingua diversa si attaccava al tram.
Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed esclusivamente euro. Posso anche decidere di essere pagato in franchi svizzeri o in corone svedesi o in altra valuta, basta che ci paghi le tasse e che me la veda io con il cambio.

Se ti constringe ad usare un certo formato quando
gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.
Questo può funzionare, ovviamente IMHO, se quel formato è un minimo comune denominatore, non se è deciso a priori che quel tal formato e’ “piu’ meglio” per motivi di altro ordine che non siano quelli di carattere pratico.


Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE
a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che
mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una
societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).
Ma nessuno ha proposto questo, visto che lo SHP e’ un formato aperto, pur se creato da una sw house commerciale, e non e’ necessario acquistare nessuno specifico software commerciale-brutto-e-cattivo-che-mantiente-il-segreto ecc. per generarlo.

Ciao!
Marco


Marco Gualdrini
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Re: Formato per il pubblico

Nicola Marchesin
In reply to this post by Sandro Santilli

> Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi
> COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie
> o open.


?
Non era qui che volevo infilarmi eppure ci sono riuscito :-)
Fino a qualche anno fa se io seguivo le regole della regione ero costretto ad usare Internet Explorer
Ero costretto ad usare Arcgis o Geomedia ero costretto ad usare il pacchetto office etcc...
Io vivo in uno (e questa volta lo scrivo in maiuscolo) Stato che mi costringe a fare o non fare determinate cose e nostante tutto ci vivo volentieri.
Sinceramente mi sa di, scusate, pisciare fuori.
Posso solo rimettere sul tavolo il buon senso di un capo ufficio che si è posto delle domande e le ha condivise per poter trovare una risposta equilibrata.
Tutto qua
Ciao Nicola Marchesin



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Re: Formato per il pubblico

Sandro Santilli
In reply to this post by GEOgrafica
On Wed, Jan 21, 2015 at 05:06:35PM +0100, GEOgrafica wrote:

> Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed
> esclusivamente euro.

Non ti obbliga ad usare SOLO euro, ma ti COSTRINGE ad accettarli come
forma di pagamento. Almeno cosi' ho capito :)

http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19516-corso-legale
http://www.brocardi.it/dizionario/1651.html (con riferimento codice civile)

Possiamo immaginare un'equivalente "formato a corso legale" ?

--strk;
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Re: Formato per il pubblico

Sandro Santilli
On Wed, Jan 21, 2015 at 05:27:15PM +0100, Sandro Santilli wrote:

> On Wed, Jan 21, 2015 at 05:06:35PM +0100, GEOgrafica wrote:
>
> > Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed
> > esclusivamente euro.
>
> Non ti obbliga ad usare SOLO euro, ma ti COSTRINGE ad accettarli come
> forma di pagamento. Almeno cosi' ho capito :)
>
> http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19516-corso-legale
> http://www.brocardi.it/dizionario/1651.html (con riferimento codice civile)

Scusate, so che stiamo largamente off-topic, ma non ho saputo resistere
alla tentazione di aggiungere quest'altro link:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/codici/codicePenale/articolo/786/art-693-rifiuto-di-monete-aventi-corso-legale.html

Un articolo aggiunto al codice penale nel 1930 che stabilisce una sanzione
amministrativa fino a sessantamila lire per chi si rifiuta di ricevere
un pagamento in moneta avente corso legale.

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Re: Formato per il pubblico

GEOgrafica
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:33, Sandro Santilli <[hidden email]> ha scritto:

> Un articolo aggiunto al codice penale nel 1930
(appunto, begli anni...)

> che stabilisce una sanzione
> amministrativa fino a sessantamila lire per chi si rifiuta di ricevere
> un pagamento in moneta avente corso legale.
Un conto è rifiutarsi di ricevere un certo formato (valuta), un conto e’ obbligare ad usare uno e un solo formato (e infatti nessuno mi vieta di essere pagato in sterline se a me sta bene).

Mi fermo qui, sento odore di flames.
Ciao a tutti!

Marco

Marco Gualdrini
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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
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http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Re: Formato per il pubblico

GEOgrafica
In reply to this post by Nicola Marchesin
Il giorno 21/gen/2015, alle ore 17:08, Nicola Marchesin <[hidden email]> ha scritto:
>
> ?
>
> Sinceramente mi sa di, scusate, pisciare fuori.
Mi spiace se non ho centrato il buco…. pero’ a me, scusa, sembrava pisciare fuori il proporre .odf o SL come unico formato di interscambio di un cittadino con un ufficio pubblico.

Tutto qua.
Saluti

Marco

Marco Gualdrini
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Re: Formato per il pubblico

Andrea Peri
In reply to this post by GEOgrafica
Non credo che lo stato ti costringa.

Te puoi usare qualsiasi strumento vuoi e lavorare come vuoi.

Pero' , quando lo stato fa una gara e chiede al fornitore di fare le
cose in un certo modo .
Il discorso cambia diviene un rapporto cliente / fornitore.

Li' non e' piu' lo stato che costringe.
Perche' non lo fai gratis , ma retribuito.

A.

Il 21/01/2015 16:28, GEOgrafica ha scritto:

> Il giorno 21/gen/2015, alle ore 13:26, Nicola Marchesin <[hidden email]> ha scritto:
>
>> A necessità virtù? Non era una frase da grandi meditazioni. Pensavo si capisse al volo, perdonami.
>> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare odf
>> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare gli odf e i relativi software per gestirli.
>> Se lo stato costringesse ogni amministrazione pubblica ad usare i .docx
>> anche i più imbranati come me imparerebbero ad usare i .docx
> Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe  proprietarie o open.
> Lo stato etico (che presuppone di imporre una certa etica ben precisa ai cittadini, meglio certe scelte definite a priori come “migliori") ha già dato ampi esempi di cattivo funzionamento nel Novecento, anche se qui si parla solo di GIS e non di ideologie totalitarie preferisco comunque avere sempre la possibilità di scegliere.
>
> ciao
> Marco
>
> Marco Gualdrini
> GEOgrafica - Faenza
>
> -------------------------------------------------------------------------------
> GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
> www.geografica.org
>
> Virtual Terrain Project / GeoView examples:
> http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
> http://youtu.be/9UPfufPLQUw
> http://youtu.be/gv8HgX9TZfs
>
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>
> _______________________________________________
> [hidden email]
> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
> 666+40 iscritti al 5.6.2014

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Re: Formato per il pubblico

geodrinx
Mi prudono le mani per dire una parola "definitiva" sulla questione.

Spero di parlare "salomonicamente", dicendo:

"Lasciamo la libertà di usare due formati:

-   ShapeFile format  ( ricordandosi di fornire almeno la terna completa SHP, DBF e SHX )
-   SpatiaLite format  ( della versione ufficiale recente, apribile con QGIS )"


Questo perchè sono i formati più diffusi e compatti, nonchè "binari".

E qua, meno "salomonicamente" aggiungerei :

"Evitiamo come la peste i formati testo XML, perchè inutilmente prolissi e facilmente "deteriorabili".


Vabbè, ho acceso una miccia, lo so, ma odio XML con tutte le mie forze.


Saluti

Rob


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