Scusate cross-posting ---------- Forwarded message ---------- From: Kate Lance via SDI-Europe <[hidden email]> Date: 2014-11-20 22:29 GMT+01:00 Subject: [SDI-Europe] France: An unprecedented Public-Commons partnership for the country's National Address Database To: SDI-Europe <[hidden email]>, SDI-legal-socioecon <[hidden email]> France: An unprecedented Public-Commons partnership for the country's National Address Database Nowadays, being able to place an address on a map is an essential information. In France, where addresses were still unavailable for reuse, the OpenStreetMap community decided to create its own National Address Database available as open data (http://wiki.openstreetmap.org/wiki/WikiProject_France/WikiProject_Base_Adresses_Nationale_Ouverte_(BANO). The project rapidly gained attention from the government. This led to the signing last week of an unprecedented Public-Commons partnership between the National Institute of Geographic and Forestry Information (IGN), Group La Poste, the new Chief Data Officer and the OpenStreetMap France community. This Open Knowledge Foundation (OKFN) blog provides a summary of the project and its implications. The following questions are asked of and answered by Christian Quest, coordinator of the project for OpenStreetMap France: - Why Did OpenStreetMap (OSM) France decided to create an Open National Address Database? - Was there no National Address Registry project in France already? - Technically, how do you collect the data? Do you reuse existing datasets? - Is your aim to build the reference address dataset for the country? - The reached agreement includes a dual license framework. You can reuse the data for free under an ODbL license, or you can opt for a non-share-alike license but you have to pay a fee. Is share-alike clause an obstacle for the private sector? - And now, what is next for the National Address Database? - As a last word, OSM is celebrating its ten years anniversary. What are your thoughts on this? See also: Acteurs publics et société civile s’associent pour la constitution d’une Base Adresse Nationale (BAN) collaborative / Public and civil society join forces for the establishment of a National Address Database (BAN) collaborative _______________________________________________ SDI-Europe mailing list [hidden email] http://lists.gsdi.org/mailman/listinfo/sdi-europe _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Il 20/11/2014 22:37, Piergiorgio Cipriano ha scritto:
> Scusate cross-posting Grazie. Qui si vede la debolezza italiana: belle iniziative locali, che non riescono, in generale, a strutturarsi in un quadro nazionale. Infatti la Francia e' partita con grande ritardo sul GFOSS (come fece a suo tempo con Internet), ma ha gia' recuperato il gap, e probabilmente si sorpassera' in breve tempo. Che peccato, un paese cosi'. Saluti. -- Paolo Cavallini - www.faunalia.eu Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Parli a Sparta perche Atene intenda ? Il 21/nov/2014 09:51 "Paolo Cavallini" <[hidden email]> ha scritto:
Il 20/11/2014 22:37, Piergiorgio Cipriano ha scritto: _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Il 21/11/2014 11:56, Andrea Peri ha scritto:
> Parli a Sparta perche Atene intenda ? Parlo a tutti: credo che quasta diffusione dei comportamenti anticooperativi sia un tratto strutturale di questo paese, e una delle nostre debolezze principali. Di esempi, sia spartani che atenesi, se ne trovano a bizzeffe. Saluti. -- Paolo Cavallini - www.faunalia.eu Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Sii più chiaro. Altrimenti sei solo misterioso. Una volta alla inizio della lista GFOSS i problemi che riportavi erano che spesso la PA faceva bandi troppo centrati su software commerciale. E sinceramente mi domando quanti ci hanno tratto profitto dai dati opendata della pubblica amministrazione. È a tutto cio che ti riferisci? Vedi ancora il permanere di certe situazioni sistematiche? A. Il 21/nov/2014 12:22 "Paolo Cavallini" <[hidden email]> ha scritto:
Il 21/11/2014 11:56, Andrea Peri ha scritto: _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Il 21/11/2014 13:51, Andrea Peri ha scritto:
> Sii più chiaro. > Cosa sono i comportamenti anti.cooperativi a cui ti riferisci? Salve. Mi riferisco al fatto, non nuovo, che in Italia moltissimi enti ripetono piu' e piu' volte le stesse cose, moltiplicando spese e complicazioni per lo sviluppo e la manutenzione di un sacco di software sostanzialmente analogo, quando non esattamente replicato. Per fare un esempio a noi vicino: vedo che ogni ARPA, o quasi, reimplementa autonomamente soluzioni, invece di condividere globalmente la migliore. Uno piu' lontano: ogni comune ha la sua soluzione per la gestione dell'anagrafe, delle pratiche autorizzative, ecc. Tutto questo non e' casuale, ma nasce dalla mancanza di un coordinamento centrale, e dall'attitudine a fare "meglio" del vicino. Saluti. -- Paolo Cavallini - www.faunalia.eu Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
Finalmente un punto sul quale poter discutere.
Condivido ma solo in parte. Il concetto di migliore e' relativo e non assoluto. DI solito sono i commerciali delle ditte che tendono a presentare il loro prodotto come il miglire in assoluto. Ma innrealt'a non esiste il mgliore. Ad esmepio per noi va benissimo il Tolomeo che ha fattoil comune di prato . Oggi come oggi non lo scambierei con niente altro. E altri prodotti che mi presentano come migliori , a me sembrano delle discrete ciofeche. Non perche' lo siano, ma semplicemente percheì' si vede che sono stati progettati e realizzati da chi probabilmente non ha mai realmente lavorato con dati GIS (SERIAMENTE) e quindi da' per scontato cose che scontate non sono. Ma sono anche il primo a dire che tolomeo che per noi va benissimo, per altri e' troppo complesso e sovrabbondante e magari per loro e' preferibile un webl-fiz-tiz o come si puo' chiamare il gis frameowrk di turno. E allora uno dovrebbe sobbarcarsi la complessita'di un tolomeo perche' e' il "migliore" ? dove migliore vuol dire completo e molto versatile. Oppure dovrebe sobbarcarsi un altro framework perche' e' il migliore ? Dove migliore significa che con due click pubblica una mappa anche una persona che non capisce che differenza ci sia tra una email e una pagina web ? Oppure e' meglio il framework che consente di avere mappe wysiwyg rispetto a un author , ma magari non e' compatibile con le specifiche OGC WMS o e' migliore un wms che e' compatibilissimo con tale specifica , ma che per renderizzare una mappa ci vuole una giornata ? Ma dai ! Su questa lista avete passato anni a dissertare su cquali funzioni deve avere un GISper poter dire che e' meglio dell'altro e sempre qualsiasi cosa veniva detto ne saltava fuori uno che sopravanzava su la singola voce qgis. :) Alla fine giustamente avete smesso di perdere tempo in tali sincere cavolate. Uno usa il software GIS che ritiene meglio per il suo uso. Passi ed e' giusto che si dica che deve usarne uno GFOSS, ma ora che addiritutura si cerchi di forzare pure le scelte dicendo che non basta che sia GFOSS, ma si deve usare quello li' perche' lo ha deciso un consesso ristretto di persone (la lista gfoss o altro gruppo che sia), mi pare veramente una cosa assurda. E poi faccio notare che Inspire che sempre si usa per difendere certe posizioni, richiede che si garantisca interoperailit'a a livello di formati e di servizi come il wms. Ovvero se devi mettere in linea un servizio mettilo seguendo le specifiche WMS di OGC e non seguendo altre specifichedi qualche altro prodotto. Questo e' cio' che si deve insistere e far passare come cultura. La interoperabilit'a non passa attraverso la normalizzazione staliniana dei softwares. usiamo tutti i medesimi softwares i medesimi prodotti fatti da xyz e saremo tutti interoperabili, ma piuttosto facendo prodotti e servizi che seguano le medesime specifiche OGC dei servizi. Se mi dici che e' difficile fare dei servizi OGC compliant ci posso credere, tra l'altro a parer mio qgis-server non segue rigorosamente lo standard OGC-WMS e quindi tecnicamente non dovrebbe essere usato. Eppure noi lo abiamo scelto per il nostro sito della geologia. Perche' li' l'obiettivo primario era mettere in piedi un buon portale di geologia con tantissime features (grazie al nostro tolomeo). Quindi, non esiste il prodotto migliore, ma a seconda della circostanza e della esigenza specifica il prodotto puo' cambiare. Caso mai il problema e' che devono crescere le competenze per poter discernere con consapevolazza. E qui che si trova un altro brutto scoglio. Perche' per il meccanico che deve riparare la macchina del cliente molto meglio un cliente che di macchine non ci capisce un acca che un cliente che e' un esperto meccanico pure lui. :) Ma la soluzione non e' di proporre a tutti la stessa macchina affinche il problemqa della riparazione possa passare attraverso il medesimo meccanico per tutti. Non lo e' proprio perche' tale modello di macchina non va bene per tutti . A. Il 21 novembre 2014 14:24, Paolo Cavallini <[hidden email]> ha scritto: > Il 21/11/2014 13:51, Andrea Peri ha scritto: >> Sii più chiaro. >> Cosa sono i comportamenti anti.cooperativi a cui ti riferisci? > > Salve. > Mi riferisco al fatto, non nuovo, che in Italia moltissimi enti ripetono piu' e piu' > volte le stesse cose, moltiplicando spese e complicazioni per lo sviluppo e la > manutenzione di un sacco di software sostanzialmente analogo, quando non esattamente > replicato. > Per fare un esempio a noi vicino: vedo che ogni ARPA, o quasi, reimplementa > autonomamente soluzioni, invece di condividere globalmente la migliore. > Uno piu' lontano: ogni comune ha la sua soluzione per la gestione dell'anagrafe, > delle pratiche autorizzative, ecc. > Tutto questo non e' casuale, ma nasce dalla mancanza di un coordinamento centrale, e > dall'attitudine a fare "meglio" del vicino. > Saluti. > -- > Paolo Cavallini - www.faunalia.eu > Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html -- ----------------- Andrea Peri . . . . . . . . . qwerty àèìòù ----------------- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. 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Andrea, ho letto la tua (lunga) mail, non entro nel merito dello scambio con Paolo e non voglio buttarla "in vacca" con inutili tecnicismi e standard. Mi limito ad una banale constatazione: anche in thread neutri come questo (provocato da una mia innocente segnalazione ... chiedo venia) emerge l'assoluto campanilismo di noi italiani. E a proposito di campanili, sicuramente alcuni sono molto belli, altri meno, ma pur sempre "campanili". Esistono realtà, come la Toscana (ma non solo) che secondo me sono vere e proprie chicche, delle vere "repubbliche marinare" (il senso è assolutamente positivo). Purtroppo, come al tempo delle repubbliche marinare, siamo lontani dal Rinascimento (... infelice slogan 2013 per la conferenza INSPIRE a Firenze). Credo che la storia possa insegnarci qualcosa: - dalle repubbliche marinare si passò alle crociate ... - ... poi ci fu la nascita dei comuni ... - ... che si ribellarono all'imperatore ... - ... e che dato che erano in guerra tra loro ... - ... facilitarono la nascita di signorie ... - ... le quali diedero vita al Rinascimento. Tra una cosa e l'altra ... 500 anni. Buon weekend! pg p.s. Mi sa che, a differenza dei francesi/inglesi/tedeschi/..., noi italiani siamo spesso troppo veloci a parlare e scrivere, e poco propensi ad ascoltare e leggere ... E nel Rinascimento si leggeva davvero parecchio prima di iniziare a scrivere. Il giorno 21 novembre 2014 15:02, Andrea Peri <[hidden email]> ha scritto: Finalmente un punto sul quale poter discutere. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666+40 iscritti al 5.6.2014 |
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