Salve a tutti,
sperando di suscitare una interessante discussione vi segnalo la mia scoperta di oggi... cercando sul MEPA per parola chiave QGIS si trova che le PA possono asquistare una bellissima offerta di supporto specialistico, 8 giornate mensili di un "Esperto sistemi GIS desktop/web piattaforme Esri e Qgis" per un prezzo tutto sommato onesto (2800 euro) Indovinate un po' chi è il fornitore? Proprio la spa italiana che rappresenta la nota multinazionale che inizia per E e finisce per SRI! La stessa spa che secondo gli open data di ANAC [0] solo nel 2017 si è aggiudicata 21 gare di fornitura licenze e manutenzione per un totale di € 2.956.219,98 con un ribasso medio del 4,04% mentre nel 2016 solo 9 gare per € 2.471.600,40 sempre con ribassi ridicoli e unica offerta ammessa(parliamo solo di gare oltre i 40 mila euro), Beh, a mio modesto parere, se una azienda che ha fatto di tutto per ostacolare la crescita del SW GFOSS in Italia ora ritiene opportuno di dover vendere servizi basati su QGIS, il principale competitor significa 2 cose: 1) hanno una bella faccia tosta; 2) ormai è indiscusso che QGIS è il software desktop GIS più diffuso e adesso il software proprietario è alla rincorsa: mancherebbe l'onore delle armi, ma in Italia non credo si usi più (vedi punto 1). Vorrei davvero rendere onore ai pionieri che dieci anni fa si sono presi discreti insulti dalle aziende del software proprietario e un grazie a quelli che hanno contribuito e contribuiscono a questa indiscussa leadership del SW GFOSS. Che ne pensate? Sarebbe bello avere anche qualche parere di chi è addentro alle vicende di ESRI italia e segue questa mailing list. Amefad [0] http://portaletrasparenza.anticorruzione.it/microstrategy/html/index.htm (ricerca tramite CF 03837421001) I dati elaborati sono qui: https://drive.google.com/file/d/1MZPjbRM3nc6Ob7s3LpPKdfsWvgtzXmSV/view?usp=sharing _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017 |
Sicuramente la 1) e rimane sempre una bella soddisfazione.
-- *Lorenzo Luisi* [Cartografia - Stereoscopia - Fotointerpretazione - SIT/GIS] +39360405135 www.spaziocartograficopugliese.it *Google+* <https://plus.google.com/+LorenzoLuisiSpazioCartograficoPugliese> _______ *Linkedin* <https://it.linkedin.com/in/lorenzolusispazcartpugliese> ------------------------------------------ _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017 |
In reply to this post by Amedeo Fadini
Non mi stupisce, anzi mi pare logico.
Molte società che forniscono supporto tengono a catalogo un prodotto commerciale per una offerta di un certo tipo e un prodotto floss per una offerta di altro tipo. Anche per abbracciare la maggior parte di richieste e infine per far fronte con il prodotto floss a eventuali eventi non previsti in sede progettuale. Già da tempo avevo notato società esperte su db con offerte su ora le o su db2 mettere a catalogo anche un prodotto postgres. La novità è che anche sul GIS è approdata questa modalità di offerta duale. Ovviamentr nel mondo dei db l'offerta duale è per chi offre consulenza e non per chi produce il software, a meno che non sia una sua proprietà, ma non è questo il caso. La spiegazione però è che il soggetto coinvolgo, quello che comincia con e e finisce con a, è un partner della casa madre fiscalmente e giuridicamente distinto e come tale agisce su più fronti. Ha quondi scelto di avere a catalogo una offerta anche floss. Probabilmebte questo gli è consentito dagli accordi commerciali con la casa statunitense. La quale lo vincola a non rivendere altri prodotti concorrenti commerciali, ma niente dice in merito a prodotti floss. Imho naturalmente. Io però andrei oltre. Tempo addietro avevo notato una interante offerta dicuna società di altra regione che nell ambito di un paio di progetti aveva sviluppato sia una soluzione basata su gfoss (in un progetto) che una altra soluzoone basata su commerciale (in altro progetto). Target differenti e scelte differenti. Con il vantaggio poi di avere agilità nel passare da un mondo all altro quando serve. Insomma si sta andando in una direzione che trovo condivisibile se l obiettivo è ottenere il massimo risultato. Il rischio , nel nostro caso è se questa doppia offerta serva invece solo per avvicinare il cliente , pr sidiarlo e erodere le sue convinzioni dall interno per portarlo o riportarlo sul binario commerciale. Questo magari non subito, visto che ora ci sono pochi soldi a giro e quei pochi possono essere indirizzato verso la consulenza. Ma magari in futuro, se ripartire il mercato, essere vicini al cliente con la consulenza su gfoss consente anche di averr una posizione privilegiata per cercare di pilotare una possibile riconversione sul commerciale se e quando ce ne intravederanno la possibilità. A. Il giorno Ven 2 Nov 2018, 11:39 Amedeo Fadini <[hidden email]> ha scritto: > Salve a tutti, > > sperando di suscitare una interessante discussione vi segnalo la mia > scoperta di oggi... cercando sul MEPA per parola chiave QGIS si trova che > le PA possono asquistare una bellissima offerta di supporto specialistico, > 8 giornate mensili di un "Esperto sistemi GIS desktop/web piattaforme Esri > e Qgis" per un prezzo tutto sommato onesto (2800 euro) > > Indovinate un po' chi è il fornitore? Proprio la spa italiana che > rappresenta la nota multinazionale che inizia per E e finisce per SRI! > > La stessa spa che secondo gli open data di ANAC [0] solo nel 2017 si è > aggiudicata 21 gare di fornitura licenze e manutenzione per un totale di € > 2.956.219,98 con un ribasso medio del 4,04% mentre nel 2016 solo 9 gare per > € 2.471.600,40 sempre con ribassi ridicoli e unica offerta ammessa(parliamo > solo di gare oltre i 40 mila euro), > > Beh, a mio modesto parere, se una azienda che ha fatto di tutto per > ostacolare la crescita del SW GFOSS in Italia ora ritiene opportuno di > dover vendere servizi basati su QGIS, il principale competitor significa 2 > cose: > > 1) hanno una bella faccia tosta; > 2) ormai è indiscusso che QGIS è il software desktop GIS più diffuso e > adesso il software proprietario è alla rincorsa: mancherebbe l'onore delle > armi, ma in Italia non credo si usi più (vedi punto 1). > > Vorrei davvero rendere onore ai pionieri che dieci anni fa si sono presi > discreti insulti dalle aziende del software proprietario e un grazie a > quelli che hanno contribuito e contribuiscono a questa indiscussa > leadership del SW GFOSS. > > Che ne pensate? Sarebbe bello avere anche qualche parere di chi è addentro > alle vicende di ESRI italia e segue questa mailing list. > > Amefad > > [0] > http://portaletrasparenza.anticorruzione.it/microstrategy/html/index.htm > (ricerca > tramite CF 03837421001) > > I dati elaborati sono qui: > > https://drive.google.com/file/d/1MZPjbRM3nc6Ob7s3LpPKdfsWvgtzXmSV/view?usp=sharing > _______________________________________________ > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 796 iscritti al 28/12/2017 [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017 |
Concordo con Andrea Peri.
Porrei infatti l'analisi/confronto su un piano diverso, non limitando la discussione su chi vince o chi perde, anche se a parer mio in questo momento non sta vincendo proprio nessuno o entrambi se vogliamo, in quanto se da un lato si sta diffondendo il primeggiare dell'Open Source e quindi W QGIS e tutto il mondo OPEN che gli sta attorno (lascio da parte per il momento questa discussione) a livello desktop o di DB, il mercato si e' evoluto non con la vendita di singole o multi-licenze per pacchetti, ma bensi' sulla disponibilita' dei SERVIZI di assistenza e sviluppo offribili e quindi sulla disponibilita' di proprieta' intellettuale fornibile, che rappesenta il vero potere, il nodo centrale della compravendita, in particolare modo in tutta la PA che ne necessita come l'aria che respiriamo. Infatti per avere un quadro completo e sinergico della situazione, che porterebbe a costruire un confronto adeguato alla realta' degli eventi, sarebbe proprio quello di confrontarsi con coloro, che tale realta' la vivono quotidianamente dall'interno del sistema. Ad ogni modo il venditore/filiale Software House /prestatore di servizi esterni, deve essere titolato alla vendita di quel determinato prodotto con specifica certificazione e su questo viene emesso il CIG, vedasi anche fliali multi-marche con multi-certificazioni, non è possibile vendere altrimenti, si vedano i casi per la vendita di servizi basati su SO Linux, Windows, macOS. Ogni acquisto e' tracciato e tracciabile, chiaramente il lato oscuro rimane laddove si descrive una cosa e se ne vende un'altra (per citare i commerciali persuasivi o gli accordi latenti), ma questo va a carico del venditore, al compratore rimane in capo l’onere della non competenza di capire (volontaria o non), su cio' che si sta effettivamente acquistando e anche il perche' lo si sta facendo, da non sottovalutare e qui si apre un capitolo grande anche sulle competenze inside alla PA stessa. -- Sent from: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/ _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017 |
In reply to this post by Amedeo Fadini
Secondo me è un brutto segno. Significa che la politica espansionista di esri si fa sempre più aggressiva. Loro stanno puntando molto in alto.
In pratica, stanno cercando, con successo, di piazzare i "loro" prodotti di servizi via web a regioni, province, ministeri etc. Dico loro tra virgolette perchè per la maggior parte sono prodotti basati su OpenLayers (me l'hanno confermato). Perciò il loro discorso è questo: Noi vi vendiamo un prodotto bellissimo, che sì, vi costa un patrimonio (e non sapete quanto vi costerà in futuro), ma può essere fruito dagli utenti finali (p.es. comuni) attraverso programmi GIS liberi. Quindi vi offriamo anche supporto per QGis. Io penso che bisogna stare attenti. Le grandi case di prodotti informatici stanno cercando di sfruttare il software libero per consolidare il proprio monopolio, a danno dei piccoli e medi studi professionali che spesso vivono dall'assistenza tecnica sul SW libero. Penso che in questo momento l'autoreferenziarismo non serva a niente. Qgis non si vende. Chi guadagna da Qgis lo fa dando supporto per Qgis. . -- Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017 |
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