Questa la domanda di Giovanni Biallo, nel suo ultimo editoriale per GEOforU. Nel mio blog ho scritto alcune considerazioni a riguardo: http://ilsarrett.wordpress.com/2013/05/07/la-licenza-cc-by-sa-e-open/ Voi che ne dite? -- Alessandro Sarretta e-mail: [hidden email] skype: alesarrett Web: http://ilsarrett.wordpress.com Twitter: https://twitter.com/alesarrett Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686 ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/ _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
On 7 May 2013 23:33, Alessandro Sarretta <[hidden email]> wrote:
> Questa la domanda di Giovanni Biallo, nel suo ultimo editoriale per GEOforU. > > Nel mio blog ho scritto alcune considerazioni a riguardo: > http://ilsarrett.wordpress.com/2013/05/07/la-licenza-cc-by-sa-e-open/ > > Voi che ne dite? la penso come te, anzi in alcuni casi (vedi OSM) il fattore di rilasciare il dato (soprattutto se modificato) con la stessa licenza è un elemento fondamentale > Ale > > -- > Alessandro Sarretta > > e-mail: [hidden email] > skype: alesarrett > Web: http://ilsarrett.wordpress.com > Twitter: https://twitter.com/alesarrett > Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ > ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686 > ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/ > > > _______________________________________________ > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 638 iscritti al 28.2.2013 -- ciao Luca http://gis.cri.fmach.it/delucchi/ www.lucadelu.org _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
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On 23:33 Tue 07 May , Alessandro Sarretta wrote:
> Nel mio blog ho scritto alcune considerazioni a riguardo: > http://ilsarrett.wordpress.com/2013/05/07/la-licenza-cc-by-sa-e-open/ Condivisibili in toto. Aggiungo un'altra considerazione sull'affermazione "il dato della PA deve essere aperto perché possa generare business e sviluppo ". La PA rilascia i dati per lo stesso motivo per cui li ha creati ed elaborati, cioé per migliorare la gestione del territorio e il benessere, fisico e culturale, dei cittadini, e non per generare utili per le imprese. In altre parole, la creazione del dato non è il fine ma il mezzo per perseguire un fine pubblico. Al contrario, l'impresa privata che opera nel settore elabora il dato al solo scopo di commercializzarlo; quindi l'elaborazione del dato per l'azienda è l'obiettivo ultimo. Ci sono alcuni che, in questo campo, pensano che la PA debba avere gli stessi obiettivi dell'impresa privata. Ciao, Marco _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
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On Tue, 07 May 2013 23:33:14 +0200, Alessandro Sarretta wrote:
> Questa la domanda di Giovanni Biallo, nel suo ultimo editoriale [1] > per GEOforU. [2] [3] > > Nel mio blog ho scritto alcune considerazioni a riguardo: > http://ilsarrett.wordpress.com/2013/05/07/la-licenza-cc-by-sa-e-open/ > [4] > > Voi che ne dite? Ciao Ale, condivido sostanzialmente la tua posizione, che del resto e' perfettamente allineata con quella "storica" portava avanti ufficialmente dall'associazione (e con largo consenso da parte della maggioranza dei Soci) a partire dalla iniziativa sugli Open Data di Bologna 2011 [1]. le clausole che sicuramente non possiamo considerare "open" sono la NC (esclusi usi commerciali) e la ND (proibizione di modificare il dato originale): queste effettivamente impongono tali vincoli restrittivi da rendere praticamente inefficace e sterile l'apertura dei dati. la SA (condividi allo stesso modo), la BY (attribuzione) e la CC-0 (public domain) evidentemente sono tutte perfettamente compatibili "open". scegliere quando applicare l'una o l'altra non puo' e non deve essere materia astrattamente ideologica: dipende essenzialmente dalla natura specifia dei datasets, ma soprattuto dipende dal tipo di processo organizzativo che intendi mettere in piedi: - se hai in mente un qualche tipo di processo partecipativo (di comunita') allora ha fortemente senso applicare la SA (o la ODbL) - se invece si cerca semplicemente di semplificare al massimo i processi amministrativi riducendo i costi di distribuzione al minimo, allora la CC-BY e/o la CC-0 sono decisamente piu' appetibili dal punto di vista della PA. piu' in generale, penso che Giovanni Biallo sbagli fortemente nella scelta dei propri presupporti di partenza (come del resto metti bene in evidenza anche tu nel tuo blog): lo scopo primario degli Open Data (tutti, geografici e non; personalmente non riesco a vedere barriere e steccati tra le due categorie, se non di mero carattere tecnologico-informatico) deve essere la libera condivisione della conoscenza, e la trasparente informazione nei confronti dei cittadini/contribuenti quando si tratta di dati prodotti dalla PA. se da tutto questo puo' nascere un indotto economico senza ulteriori costi a carico della PA se non quelli marginali di distribuzione, evidentemente tanto meglio per tutti. dopo tutto, e' semplicemente un modo intelligente per "dare fiato" a costo zero alla libera iniziativa privata riutilizzando al meglio tutto quanto e' gia' stato prodotto in passato per altri scopi di natura istituzionale. vicevera pretendere di valutare i GeoOpenData piu' che altro nell'ottica di una buona occasione di business professionale evidentemente rappresenta una specie di inversione logica, ed in qualche modo tradisce e svilisce gli scopi originali del movimento Open Data. le eventuali ricadute business non sono certo il diavolo, anzi assolutamente ben vengano; ma sono in qualche modo un "sottoprodotto accessorio" del processo Open Data, non si puo' pretendere di farle diventare il motore primario e la principale giustificazione. ciao Sandro [1] http://www.gfoss.it/drupal/opendata -- Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o contenuti pericolosi da MailScanner, ed e' risultato non infetto. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
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Hash: SHA1 Il 08/05/2013 01:10, [hidden email] ha scritto: > le eventuali ricadute business non sono certo il diavolo, anzi assolutamente > ben vengano; ma sono in qualche modo un "sottoprodotto accessorio" del processo > Open Data, non si puo' pretendere di farle diventare il motore primario e la > principale giustificazione. Completamente d'accordo: per questo ho trovato scellerato lasciare la scena a soggetti che hanno, come ora si dimostra, interessi divergenti dai nostri. Ma orsu', non piangiamo sul latte versato: vogliamo rendere evidente la nostra posizione, con un analogo articolo sul sito gfoss.it, e propagarla? Saluti. - -- Paolo Cavallini - Faunalia www.faunalia.eu Full contact details at www.faunalia.eu/pc Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario -----BEGIN PGP SIGNATURE----- Version: GnuPG v1.4.12 (GNU/Linux) Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/ iEYEARECAAYFAlGJ8TgACgkQ/NedwLUzIr5qpwCfcol/4T5J+jfO98UzSJUieWlk ZOMAoIvEUUVW8mP/dmZHIuMzoZwDHVDJ =/u29 -----END PGP SIGNATURE----- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
http://www.gfoss.it/drupal/opendata > Saluti. -- http://gis.cri.fmach.it/delucchi/ _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
In reply to this post by Alessandro Sarretta
Il 07/05/2013 23:33, Alessandro Sarretta ha scritto:
> Questa la domanda di Giovanni Biallo, nel suo ultimo editoriale > <http://www.geoforus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2621:la-licenza-creative-commons-qsa-condividi-allo-stesso-modoq-e-open&catid=19:il-blog-di-geoforus&Itemid=11> > per GEOforU. <http://www.geoforus.it> > <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/it/> > > Nel mio blog ho scritto alcune considerazioni a riguardo: > http://ilsarrett.wordpress.com/2013/05/07/la-licenza-cc-by-sa-e-open/ Ti faccio il copia incolla di quello che ho commentato a Biallo e - comunque - di questo ne abbiamo discusso tantissimo su questa ML Come ho scritto tantissime volte, le licenze open data sono di tre tipologie: - pubblico dominio - di attribuzione - di condivisione allo stesso modo Quando si parla di informazione del settore pubblico si chiede che le licenze da utilizzare siano delle prime due categorie, mentre, su quelle del terzo, si chiede di motivarne fortemente il perche'. Questo e' scritto anche nella legge adottata dalla regione Piemonte Nei casi pero' di progetti di comunità o qualora si voglia implementare una qualche logica di business, le licenze di tipo "condividi allo stesso modo" (quindi la cc-by-sa) sono da utilizzare. Non e' un caso che OpenStreetMap faccia uso della ODbL. Colgo l'occasione anche per spiegare la questione della differenza fra CC-BY-SA e ODbL. CC-BY-SA l'effetto di condivisione allo stesso modo avviene su tutti i prodotti derivati. C'e' da dire che questo tipo dl licenze non ricopre il diritto sui generis, quindi, per assurdo, la banca dati potrebbe non essere protetta (qui si apre poi la questione quando si applica o meno e con che formula il diritto sui generis). Per fare un esempio con il software la CC-BY-SA e' paragonabile alla licenza GPL ODbL l'effetto di condivisione allo stesso modo avviene solo ed esclusivamente sui dati: le modifiche ai dati (compresi i loro miglioramenti) devono essere rilasciate (qualora il dato sia reso pubblico), i prodotti derivati (es. una mappa) possono essere invece rilasciati con qualsiasi tipologia licenza a patto pero' che si citi la fonte. Se la modifica al dato e' ottenuta tramite un algoritmo (che puo' essere reso pubblico) allora meglio spiegare come si ottiene questa modifica. Per fare un esempio con il software, questo tipo di licenza e' paragonabile alla LGPL Detto questo invito a documentarsi sulla questione del diritto sui geners e alla lettura di questo annuncio delle Creative Commons 3.0 in italiano dove viene espressamente detto che le CC non si adattato ai dati. http://www.creativecommons.it/3.0 Se dovessi scegliere una licenza sui dati di tempo share a like andrei dritto sulla ODbL in quanto e' quella utilizzata da OpenStreetMap. D'altronde il cambio di licenza e' stato proprio per mettere un po' chiarezza sul cosa vuol dire usare la cc-by-sa (che comunque non protegge le banche dati). Faccio un esempio banale: che licenza avrebbe un grafico derivato da dei dati con licenza share a like? - se CC-BY-SA anche il grafico sara' in CC-BY-SA, e se quindi lo porto nelle pagina di un giornale, allora anche la pagina (o forse anche l'interno giornale?) dovra' essere in CC-BY-SA - se ODbL il grafico potra' avere la licenza che si vuole, ma dovra' avere il vincolo di citare la fonte Spostiamo il discorso sulla creazione di una mappa: se CC-BY-SA la mappa dovra' essere a sua volta in CC-BY-SA e compresi tutti i prodotti che se ne deriveranno se ODbL le modifiche ai dati per generare la mappa dovranno essere rese in ODbL (se si tratta di operazioni riproducibili, allora si consiglia di fornire la sequenza di operazioni), mentre la mappa dovra' solo riportare che usa quei dataset. In generale, comunque, adotterei le licenze di tipo share a like sui dati di una PA se e solo se ho forti motivazioni che dimostrano un effettivo ritorno (grafo stradale?) ma stare attento a non segarmi la compatibilità con OpenStreetMap (come, ad esempio, il caso della licenza dei dati della regione sardegna) Concludo con il discorso IODL. La versione 1.0 e' una share a like che permette la compatibilita' con la CC-BY-SA e la ODbL La versione 2.0 e' una CC-BY, tant'e' che si dichiara compatibile con quella licenza. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
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Hash: SHA1 Il 08/05/2013 08:58, Luca Delucchi ha scritto: > http://www.gfoss.it/drupal/opendata appunto: [ Il presente documento non è ancora nella sua forma definitiva. Stiamo aspettando che vengano definitivamente formalizzate alcune adesioni da parte di alcuni soggetti che hanno manifestato una disponibilità di massima. i processi di valutazione da parte di alcune Associazioni ed Amministrazioni sono ancora in itinere. ] Possiamo procedere con interventi concreti? Saluti. - -- Paolo Cavallini - Faunalia www.faunalia.eu Full contact details at www.faunalia.eu/pc Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario -----BEGIN PGP SIGNATURE----- Version: GnuPG v1.4.12 (GNU/Linux) Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/ iEYEARECAAYFAlGKDaIACgkQ/NedwLUzIr5VCQCfcYw0X9NsPouc6XlAnC5Oq79t HPQAn22eGyLywQvUGgTLnTAohnInpoRl =8e2A -----END PGP SIGNATURE----- _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
In reply to this post by Luca Delucchi
> la penso come te, anzi in alcuni casi (vedi OSM) il fattore di > rilasciare il dato (soprattutto se modificato) con la stessa licenza è > un elemento fondamentale che va benissimo nel caso di OpenStreetMap dove si preserva la comunita' e fa uso della giusta licenza (= ODbL) ma che, nel caso della PA, oltre a non rientrare in quelle che sono le direttive europee che ho gia' citato tantissime volte, genera anche il problema della gestione delle violazioni. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
In reply to this post by pcav
Il 08/05/2013 10:32, Paolo Cavallini ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- > Hash: SHA1 > > Il 08/05/2013 08:58, Luca Delucchi ha scritto: > >> http://www.gfoss.it/drupal/opendata > > appunto: > > [ Il presente documento non è ancora nella sua forma definitiva. Stiamo aspettando > che vengano definitivamente formalizzate alcune adesioni da parte di alcuni > soggetti che hanno manifestato una disponibilità di massima. i processi di > valutazione da parte di alcune Associazioni ed Amministrazioni sono ancora in > itinere. ] > > Possiamo procedere con interventi concreti? Quello e' l'ultimo dei problemi. In realta' bisognerebbe rivedere diverse cose. 1 - le amministrazioni fanno difficoltà a firmarlo in quanto serve un atto politico e, comunque, deve essere in linea con le attuali modifiche fatte al Codice di Amministrazione Digitale in particolare gli articoli 68 e 52 Per semplicità rimando a quanto scritto da Simone qui http://aliprandi.blogspot.it/2012/12/nuovo-art68CAD.html per quello che riguarda l'articolo 68 comma 3 --- Agli effetti del presente decreto legislativo si intende per: a) formato dei dati di tipo aperto, un formato di dati reso pubblico, documentato esaustivamente e neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione dei dati stessi; b) dati di tipo aperto, i dati che presentano le seguenti caratteristiche: sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali; sono accessibili attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, in formati aperti ai sensi della lettera a), sono adatti all'utilizzo automatico da parte di programmi per elaboratori e sono provvisti dei relativi metadati; sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure sono resi disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione. L'Agenzia per l'Italia digitale può stabilire, con propria deliberazione, i casi eccezionali, individuati secondo criteri oggettivi, trasparenti e verificabili, in cui essi sono resi disponibili a tariffe superiori ai costi marginali. --- 2 - mancano totalmente esempi di riferimento su quando sia meglio usare il caso del pubblico dominio, dell'attribuzione e della condivisione allo stesso modo (che posso 3 - serve dare maggiore enfasi alla questione dei metadati e ad eventuale collegamento di questo genere sui 4 - lo schema delle licenze deve prevedere anche la IOdL 1.0 e 2.0 e deve presentare la tipologia di ricadute attese Per fare questo serve tempo per scrivere qualcosa di sensato e che, in particolare, sia ben condiviso all'interno dell'associazione. Se guardo i thread di questa ML mi sembra che sul tema "share a like" sui dati della PA ci siamo 3 posizioni (piu' quella dei silenti) 1 - chi sostiene che o per norme europee o per problematiche gestionali o per restrizioni sui modelli di sviluppo economico, questo non si adatti alle PA 2 - chi sostiene che invece la casistica vada ponderata in relazione al dataset da utilizzare 3 - chi sostiene invece che bisogna usare solo ed esclusivamente licenze di tipo cc-by-sa Non mi sembra poi che ci sia una posizione condivisa su quando usare CC-BY-SA, ODbL e IODL 1.0 oltre che tutto l'argomento inerente licenze ad hoc (vedi caso sardo). Sono pronto a dare il mio contributo ma solo quando si ha veramente una idea condivisa come associazione e/o comunita'. Al momento mi sembra che invece si discuta da tre anni sul nulla senza convergere a qualcosa di concreto. Se invece che continuare con gli stessi discorsi (arrivando anche a sparare vere idiozie sul fronte giuridico con riferimenti alla costituzione italiana) si fosse dedicato il tempo a dare contributi al documento, penso che ora avremmo veramente qualcosa di concreto. Se qualcuno vuole prendere in esame il documento, consiglio di partire da queste slide https://freegis.net/documents/10157/12938/Workshop+Strumenti+giuridici.pdf e questo video https://vimeo.com/60084608 _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013 |
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