Ciao a tutti,
volevo presentare il lavoro che sto svolgendo presso Wired Italia.
Abbiamo anche lanciato l'hashtag #scuolesicure per il crowdsourcing che spero di implementare presto. Il lavoro è in progress Stiamo creando una mappa di tutte le scuole italiane, lavorando sulla geolocalizzazione attraverso qgis; sono più di 60000 scuole e per ora abbiamo buoni risultati su Umbria e Abruzzo.
Oltre alla resistenza delle istituzioni, a dei file sporchi, la geolocalizzazione di google spesso è insoddisfacente. Le variabili sino ad ora sono verifica (se la scuola è stata ispezionata), e l'indice di rischio (un valore che già tiene conto della pericolosità sismica della zona, da 0=scuola pericolosa, a valore superiori a 1=sicura). Una scuola è sicura solo se questo valore è superiore a 1, ma già sopra lo 0.5 possiamo dire che è una scuola "virtuosa", soprattutto se paragonate al contorno. Abbiamo molte altre informazioni, che incroceremo non appena localizziamo tutte le scuole.
Chiunque abbia suggerimenti o idee è benvenuto Massimiliano Mauro
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T: (+39) 393 80 55 439 _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
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ottima iniziativa.
mi permetto però di suggerire una maggior attenzione ai termini. una scuola non è "pericolosa", eventualmente ha un rischio più o meno elevato. le relazioni che legano un pericolo (danger) e la sua pericolosità (hazard) al danno (damage), alla vulnerabilità (vulnerability) e al risschio (risk) sono quelle solite R = H * D = H * E * V con E il valore dell'elemto a rischio. in campo sismico, la valutazione del danno data una pericolosità di data intensità e tempo di ritorno è legata alle curve di vulnerabilità degli edifici, a loro volta funzione dei materiali e delle tecniche costruttive e di progettazione. in questo senso, rispetto alle frane, è disponibile molto materiale sulla vulnerabilità delle strutture sottoposte a sisma. mi leggerò con calma l'articolo, ma così a occhio quello che si propone non mi sembra è un rischio ma piuttosto un danno. dal punto di vista dimensionale: [H] = è una probabilità, quindi un numero [D] = indice di danno, numero puro compreso tra zero euno [V] = vulnerabilità, indice compreo tra zero e uno [E] = valore degli elementi a rischio--> ecco qua l'unità di riferimento: soldi. non per niente i massimi esperti di rischio sono le assicurazioni! |
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Salve, Il giorno 17/set/2012 17.34, "Massimiliano Mauro" <[hidden email]> ha scritto:
Ciao a tutti, _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
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Ciao > volevo presentare il lavoro che sto svolgendo presso Wired Italia. Complimenti per l'iniziativa > Avrei due proposte: > Ciao _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
> Avrei due proposte: > - perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso > aiutarvi a capire di più se necessario > - perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa > dinamica? Ciao Luca, ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background (molto background). Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript. I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica. La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco di oltre 42.000 record. Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo pone anche un forte vincolo infatti,, se guardi i termini di utilizzo, trovi scritto https://developers.google.com/maps/terms (g) No Use of Content without a Google Map. You must not use or display the Content without a corresponding Google map, unless you are explicitly permitted to do so in the Maps APIs Documentation, or through written permission from Google. In any event, you must not use or display the Content on or in conjunction with a non-Google map. For example, you must not use geocodes obtained through the Service in conjunction with a non-Google map. As another example, you must not display Street View imagery alongside a non-Google map, but you may display Street View imagery without a corresponding Google map because the Maps APIs Documentation explicitly permits you to do so. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
Il 25 settembre 2012 17:09, Maurizio Napolitano <[hidden email]> ha scritto:
> > >> Avrei due proposte: >> - perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso >> aiutarvi a capire di più se necessario >> - perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa >> dinamica? > > Ciao Luca, ciao napo > ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background > (molto background). > Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che > ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript. ok > I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica. > La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco > di oltre 42.000 record. > Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il > problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si > e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo > pone anche un forte vincolo infatti,, se guardi i termini di utilizzo, trovi > scritto > beh questo non mi sembra un grosso problema esistono anche altri sistemi di geocodifica (nominatim, openmapquest, geonames) non funzionano bene così come Google, ma non mi sembra un buon motivo per il quale non provarci. Immagino che anche google non abbia trovato tutti i 42.000 record. Avete provato a vedere quante scuole escono in Italia da OpenStreetMap? -- ciao Luca http://gis.cri.fmach.it/delucchi/ www.lucadelu.org _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
In reply to this post by Massimiliano Mauro
Ciao Massimiliano,
ottima iniziativa. Come Stefano Campus, anche io suggerirei una maggiore attenzione ai termini usati (parlare di vulnerabilita`, pericolosita` o rischio e` molto diverso, per un argomento cosi` sensibile se non si e` chiarissimi si rischia in genere di creare inutili allarmismi nella popolazione).
So che molti edifici scolastici nella provincia di Potenza (Basilicata) sono stati censiti, me ne sono occupata anche io in prima persona durante la mia tesi di laurea triennale, che era appunto sulla valutazione della vulnerabilita` degli edifici scolastici. A questo proposito ti consiglio di contattare il Prof. Angelo Masi dell'Universita` di Basilicata.
Attenzione poi a mescolare dati di provenienza diversa. Infatti esistono diversi metodi per la valutazione della vulnerabilita` e hanno senso solo in un contesto "relativo" e non "assoluto", confrontando dati di provenienza diversa si rischia di fare una gran confusione.
Sentiti libero di contattarmi in privato se hai bisogno di ulteriori info. Ciao e buon lavoro.
2012/9/17 Massimiliano Mauro <[hidden email]> Ciao a tutti, Margherita DI LEO Postdoctoral Researcher European Commission - DG JRC Forest Resources and Climate I-21020 Ispra (VA) - Italy - TP 261 Tel. +39 0332 78 3600 [hidden email] _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
In reply to this post by Maurizio Napolitano-2
Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di licenza.
La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una bestia cattiva poco adatta al batch. Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via "giusta" ma nel Comune a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non certificata e non normalizzata, sono poco controllabili. Per intendersi, provate in Google a cercare "Via Giuseppe Verdi, Coriano" e poi " Via Verdi, Coriano" e... ecco, avete visto. Quello scherzetto è solo la punta dell'iceberg, succede anche coi civici, cose del tipo "via roma 12" è posizionato correttamente ma se cerco "via roma 14" casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce, e lui pensa di dare un bell'aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è una incompletezza dei dati che stanno dietro e l'effetto è appunto devastante. Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google potrebbe essere inadatto già a priori. Vittorio Colombo - UrbisProject www.urbisproject.it -----Messaggio originale----- Da: [hidden email] [mailto:[hidden email]] Per conto di Maurizio Napolitano Inviato: martedì 25 settembre 2012 17:09 A: Luca Delucchi Cc: [hidden email] Oggetto: Re: [Gfoss] Scuole Sicure > Avrei due proposte: > - perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso > aiutarvi a capire di più se necessario > - perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa > dinamica? Ciao Luca, ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background (molto background). Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript. I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica. La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco di oltre 42.000 record. Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo pone anche un forte vincolo infatti,, se guardi i termini di utilizzo, trovi scritto https://developers.google.com/maps/terms (g) No Use of Content without a Google Map. You must not use or display the Content without a corresponding Google map, unless you are explicitly permitted to do so in the Maps APIs Documentation, or through written permission from Google. In any event, you must not use or display the Content on or in conjunction with a non-Google map. For example, you must not use geocodes obtained through the Service in conjunction with a non-Google map. As another example, you must not display Street View imagery alongside a non-Google map, but you may display Street View imagery without a corresponding Google map because the Maps APIs Documentation explicitly permits you to do so. _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
2012/9/25 Vittorio Colombo <[hidden email]>:
> Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di licenza. > La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una bestia cattiva poco adatta al batch. > Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via "giusta" ma nel Comune a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non certificata e non normalizzata, sono poco controllabili. > Per intendersi, provate in Google a cercare "Via Giuseppe Verdi, Coriano" e poi " Via Verdi, Coriano" e... ecco, avete visto. > Quello scherzetto è solo la punta dell'iceberg, succede anche coi civici, cose del tipo "via roma 12" è posizionato correttamente ma se cerco "via roma 14" casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce, e lui pensa di dare un bell'aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è una incompletezza dei dati che stanno dietro e l'effetto è appunto devastante. > Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google potrebbe essere inadatto già a priori. Personalmente ho usato le API per il geocoding di Google e Geonames: a me la prima sembra dare risultati sicuramente migliori (al momento), però legalmente non è utilizzabile a meno di non visualizzare i risultati su con l'API di GoogleMap. Quindi non è una via percorribile (ed infatti l'ho abbandonata in un'applicazione in cui uso Leaflet, ovviamente per processi in batch c'è lo stesso limite). Recitano infatti i TOS: "the Geocoding API may only be used in conjunction with a Google map; geocoding results without displaying them on a map is prohibited" ciao p -- Paolo Corti Geospatial software developer web: http://www.paolocorti.net twitter: @capooti skype: capooti _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
INDICE DI RISCHIO ottima iniziativa. Come Stefano Campus, anche io suggerirei una maggiore attenzione ai termini usati (parlare di vulnerabilita`, pericolosita` o rischio e` molto diverso, per un argomento cosi` sensibile se non si e` chiarissimi si rischia in genere di creare inutili allarmismi nella popolazione). Stiamo lavorando con i dati che vengono forniti dalle scuole stesse o istituzioni.
La grande polemica è che spesso sono stati spesi molti soldi, forse troppi, per la verifica dell'istituto e i risultati non vengono rilasciati. Questo dubbio ammette tutte i dubbi possibili. Se la verifica è stata realmente fatta, o se la scuola è a rischio e si preferisce lasciare la notizia in un cassetto.
L'indice che viene fornito dopo le verifiche è l'indice di rischio, che è un valore assoluto, cioè tiene in considerazione tutte le variabili, ad esempio la zona sismica (raggruppate in 4 zone). È appunto per questo motivo che abbiamo deciso di non inserire la zona sismica nelle informazioni visualizzate, poiché avrebbe generato confusione. Ci siamo immaginati genitori di uno studente in cerca di una "scuola sicura". Tra due istituti con stesso indice di rischio ma su zone diverse di pericolosità sismica (zona 1, alto rischio, e zona 4, per dire), probabilmente un genitore avrebbe scelto quella nella zona meno pericolosa, fraintendendo l'indice di rischio.
Anche la palette colori è volutamente scelta per non generare allarmismi o aspetti troppo emozionali. Abbiamo provato un color prugna per le scuole senza dati rilasciati e l'intera Italia sembrava malata di peste. Siamo tornati su toni più alti per non disturbare.
Stiamo cercando in tutti i modi di non generare allarmismi e spero di essere più cauto possibile. GEOCODING
Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing, per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it stesso.
Il giorno 25 settembre 2012 20:47, Paolo Corti <[hidden email]> ha scritto: 2012/9/25 Vittorio Colombo <[hidden email]>: Massimiliano Mauro iPad App Designer c/o Wired Italia
T: (+39) 393 80 55 439 _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
http://geographiclib.sourceforge.net/ da implementare online http://geographiclib.sourceforge.net/cgi-bin/GeoConvert su server linux? Vito _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
In reply to this post by Massimiliano Mauro
> *GEOCODING* > Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing, > per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i > problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it > <http://voglioilruolo.it> stesso. Giusto per capirsi: sulla base di cosa lo farete? Il portale di linea amica offre l'elenco delle strutture della PA (compresa la scuola). Il FormeZ ha chiesto di correggere i dati sbagliati sempre con un approccio crowd http://www.lineaamica.gov.it/rubricapa//andare/ Sarebbe fondamentale che questi dati poi venissero rilasciati. In OpenStreetMap ci sono gia' moltissime scuole (ma non tutte) e con qualita' di dettaglio maggiore (della serie che e' disegnato il footprint dell'edificio), se appare un elenco georiferito delle scuole rilasciato con una licenza aperta allora questo, in breve tempo, entrera' in OSM per venire poi migliorato. My 2 cents PS: un buon geocoding sarebbe questo http://api.visual.paginegialle.it/tcolnew/mapsapi/pgMaps2Geo.html ma i termini d'uso mi sembrano oscuri _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
Anche lo stesso Scuole in Charo del MIUR "permetterebbe" alle scuole di rafinare / correggere le informazioni, compresa la georeferenziazione. Il problema è che se lo si fa su Google, come già sottolineato nello scambio di mail che ho visto in questi giorni, poi questo dato NON sarebbe usabile su mappe che non siano Google Maps.
E' tra l'latro curioso che l'operazione di geocoding stia avvenendo parallelamente su due fonti, da un lato il MIUR stesso (che comunque non pubblica tra i suoi open data le coorodinate delle scuole, anche perchè probabilmente per ragioni legali non potrebbe ... vedi sopra), e dall'altro i precari della scuola stessa (!!!!!!!!!!!) che, tra l'latro, pubblicano una mappa con le scuole in modo molto più efficace rispetto alla soluzione adottata dal MIUR stesso. Visto da "cittadino" è uno spreco enorme di energie anche perchè poi quale sarà il dato "ufficiale"? Concordo con quanto già visto girare il lista che se queste informazioni fossero su OSM la questione sarebbe risolta ed è lì che sarebbe bene finissero oltre che essere disponibili come open data con tuto il resto delle informaizoni descritive associate (curiosità: le info che vedo su voglioilruolo.it sono / finiranno su OSM o open data in una qualche modalità?) Ho visto l'anuncio di stamattina dell' Hack4School pubblicato da Maurizio (non potrò esserci ....), ma non potrebbe essere un buon argomento da portare in quella sede e da far arrivare direttamente al Ministro? Cesare Il giorno 26 settembre 2012 14:27, Maurizio Napolitano <[hidden email]> ha scritto:
-- Cesare Gerbino _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
L'API google si blocca dopo 2500 richieste di Geocoding, noi abbiamo 70000 scuole, e il pacchetto bussiness costa 8500 euro.
Credo che Guido Romeo, il giornalista che si occupa di #scuolesicure, abbia chiesto si a MIUR che a Scuole in chiaro dei dati, ma credo che la situazione non si sia sviluppata.
I dati saranno sicuramente open source.
Il giorno 26 settembre 2012 14:50, cesare gerbino <[hidden email]> ha scritto: Anche lo stesso Scuole in Charo del MIUR "permetterebbe" alle scuole di rafinare / correggere le informazioni, compresa la georeferenziazione. Il problema è che se lo si fa su Google, come già sottolineato nello scambio di mail che ho visto in questi giorni, poi questo dato NON sarebbe usabile su mappe che non siano Google Maps. Massimiliano Mauro iPad App Designer c/o Wired Italia
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Prendo spunto dalla mail che Maurizio Napiolitano ha appena mandato il lista in merito al portale open data del comune di Milano.
Tra le informazioni geografiche pubblicate ci sono anche i dati delle scuole (asili nido, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado) disponibili in formato ESRI shapefile. Ad esempio http://dati.comune.milano.it/component/rd/item/46-46-scuole-secondarie-di-primo-grado.html). Oserei dire "finalmente" visto che spesso i dati delle scuole sono resi si disponibili ma non come loro georeferenziazione. Magari può essere utile come informazione ...... -- Cesare Gerbino _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
Ti ringrazio, agguantiamo subito i dati!
Il giorno 02 ottobre 2012 13:56, cesare gerbino <[hidden email]> ha scritto: Prendo spunto dalla mail che Maurizio Napiolitano ha appena mandato il lista in merito al portale open data del comune di Milano. Massimiliano Mauro iPad App Designer c/o Wired Italia
T: (+39) 393 80 55 439 _______________________________________________ [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 605 iscritti al 10.7.2012 |
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