Support Linux by not writing Linux-only software
http://www.tannerhelland.com/3772/support-linux-stop-exclusive-software/ Mi pare rilevante per noi, visto tutto il lavoro che e' stato fatto per portare ad es. GRASS su Windows, ecc Opinioni? Saluti. -- Paolo Cavallini See: http://www.faunalia.it/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Ciao a tutti, condivido pienamente l'idea di fondo dell'articolo. Senza il software cross-platform non sarei mai potuto migrare a Linux dopo tanti anni di lavoro su Windows. Premetto che sognavo il passaggio definitivo a Linux da qualche anno, ma sono sempre stato frenato dalla (se vogliamo squallida) considerazione che tutto quello che mi serviva per il mio lavoro ce l'avevo già in Windows e, pur con i suoi limiti, funzionava. Alla fine degli anni 90 installai RedHat 6 con GRASS in dual boot con Windows 95. Da allora ho sempre avuto Linux in dual boot sulle mie macchine. Ma usando sempre ESRI, MapInfo, Access e compagnia bella ho passato il 95% del tempo in Windows, e riavviato in Linux solo per usare sporadicamente qualche modulo GRASS, o per curiosare nel (poco) tempo libero. Quello che avrei potuto fare in GRASS lo facevo con Spatial Analyst perché "ero già in windows e che palle riavviare ogni volta" - sebbene con Windows negli anni '90 riavviare fosse una prassi più che quotidiana :) Inoltre Linux sembrava ancora incompleto per poterci "fare tutto". Il problema era che non potevo passare definitivamente a Linux ma nemmeno usarlo pesantemente insieme a Windows perché mancavano ancora troppe cose, perché tutti i colleghi lavoravano in Windows, perché allora lo scambio dati tra applicazioni non era per nulla triviale, e perché switchare tra due S.O. 15 volte al giorno non era davvero fattibile. Con gli anni il bagaglio di esperienza su Windows aumentava, e se da un lato Linux diventava più completo, dall'altro la migrazione si faceva più difficile perché era troppo l'investimento già fatto nell'altro senso. Nel tempo però ho iniziato ad usare software cross-platform: OpenOffice, Apache, PHP, PostGIS, MySQL, QGIS, GRASS su CygWin, VirtualBox... per tutti questi software la migrazione Windows -> Linux è stata praticamente istantanea. Stessa interfaccia utente, stessi formati file, stessa modalità di configurazione. Fantastico. La disponibilità di VirtualBox su entrambe le piattaforme mi ha consentito di crearmi le VM Windows che uso attualmente su Linux quando lavoravo ancora in Windows. Senza mai interrompere il mio lavoro. Un bel giorno ho proprio "girato l'interruttore", e mi sono ritrovato a lavorare su Ubuntu. E' trascorso quasi un anno. Ora i rapporti di forza si sono ribaltati, nella VM Windows uso solo MapInfo e Access, tutto il resto sta in Linux. E conto entro un altro anni di liberarmi di quest'ultimo fardello, anche se non sarà facile tradurre dieci anni di sviluppo software da MapInfo e VisualBasic a QGIS. Molto andrà perso, ma molto, credo, verrà guadagnato. Qualcuno disse che dobbiamo prima morire se vogliamo rinascere. Le nostre scelte in termini di software sono anche dettate dall'ambiente circostante. Ho sempre collaborato con enti e società che utilizzano prevalentemente Windows persino sui server, il che mi costringe a tenere una VM Windows sempre pronta; d'altro canto, mostro ai colleghi il software (G)FOSS che ho installato su Linux, dicendo loro che se vogliono provarlo possono installarsi la versione per Windows. Solo avendo software (G)FOSS installabile su Windows, gli utenti Windows avranno la possibilità di testarlo al lavoro, di fianco al loro software abituale, e di migrare gradualmente; e se non sentiranno il bisogno di migrare, avranno comunque gli strumenti per interfacciarsi con quanti utilizzano GFOSS. La virtualizzazione non sostituisce il software cross-platform perché, dei pochi utenti che hanno voglia di impararsi un nuovo software quando quello che hanno fa già tutto (mi sembra di averla già sentita, questa), ancora meno hanno voglia di impararsi prima ancora un nuovo sistema operativo. Scusate se sono stato un po' prolisso e monotematico sulla migrazione da software non FOSS, che di certo non è l'unico punto di discussione aperto dall'articolo, ma per me è stato e rimane molto importante. E' grazie al (G)FOSS cross-platform se ora sono qui. A rompervi le balle. :))) Ciao e buon lavoro Sig Il giorno dom, 06/11/2011 alle 20.32 +0100, Paolo Cavallini ha scritto: > Support Linux by not writing Linux-only software > http://www.tannerhelland.com/3772/support-linux-stop-exclusive-software/ > Mi pare rilevante per noi, visto tutto il lavoro che e' stato fatto per portare ad es. GRASS su Windows, ecc > Opinioni? > Saluti. > > -- > Paolo Cavallini > See: http://www.faunalia.it/pc > > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 540 iscritti al 4.11.2011 _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by pcav
On Sun, Nov 06, 2011 at 08:32:29PM +0100, Paolo Cavallini wrote:
> Support Linux by not writing Linux-only software > http://www.tannerhelland.com/3772/support-linux-stop-exclusive-software/ > Mi pare rilevante per noi, visto tutto il lavoro che e' stato fatto per portare ad es. GRASS su Windows, ecc > Opinioni? > Saluti. > Tu m'hai provocato e io me te magno: <flame> Una inutile perdita di tempo (vedi Grass e non solo) e una sostanziale zappa sui piedi. Ci sono gli standard e devono essere seguiti, punto. Andare dietro a sistemi operativi che se ne *fottono* degli standard e si creano le proprie specifiche con il *precisco scopo* di creare dei lock-in per gli utenti e developer significa perdere un mucchio di tempo e dare agio a continuare a fare le cose come gli pare a chi ha interesse a mantenere questi lock-in. Windows - come continua a essere sviluppato sino ad oggi - *deve morire* e prima la smettiamo di supportarlo in senso diametralmente opposto a quanto ho detto e prima questo avverrà. Sviluppare multi-piattaforma in modalità nativa oggi è un massacro a causa delle bad-practice in tal senso di casa Microsoft ed Apple (spero che zio Steve stia bruciando all'inferno per questo). Usare Cygwin è una mezza soluzione perché questo tipo di layer dovrebbero essere nativamente disponibili e *pienamente* supportati nei sistemi proprietari. Che guarda caso non hanno alcun interesse a farlo, anzi hanno interesse a rendere la cosa più difficoltosa possibile. Ergo non vedo proprio perché chi sviluppa FOSS deve adeguarsi a seguire 'sti bastardi. Possano morire loro e tutti i winari appresso. E fino a quel giorno sputare sangue e pagare fino all'ultima dannata licenza. </flame> Basta? RMS è un dilettante ;-) -- Francesco P. Lovergine _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Francesco, ti ringrazio per l'intervento misurato e costruttivo. Non tutti gli utenti Windows (i winari se ben interpreto, tra cui mi includo senza vergogna) hanno la preparazione, il tempo, la voglia o le opportunità di conoscere il software Open Source. Non credo che atteggiamenti ostili come il tuo possano aiutare le persone a capire. Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un problema degli sviluppatori, non degli utenti. Gli utenti come me (sono agronomo/pedologo) per quanto appassionati di informatica fin dall'infanzia, non hanno molto tempo da dedicare alla filosofia del software; hanno bisogno di cose semplici, stabili, funzionali. Per poter svolgere il loro lavoro. Sennò finisce che devono diventare informatici, e allora che hanno studiato agraria a fare? Quest'ultima domanda la sto ponendo a me stesso, non darti pena a rispondere, almeno non coi toni usati in precedenza. Grazie. Sig Il giorno lun, 07/11/2011 alle 11.08 +0100, Francesco Paolo Lovergine ha scritto: > Ergo non vedo proprio perché chi sviluppa FOSS deve adeguarsi a > seguire > 'sti bastardi. Possano morire loro e tutti i winari appresso. E fino a > quel giorno sputare sangue e pagare fino all'ultima dannata licenza. > > _____________ PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Il 07/11/2011 11:57, Luca Sigfrido Percich ha scritto:
> Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un problema degli > sviluppatori, non degli utenti. No: gli sviluppatori sviluppano per i loro scopi (contratti con i loro clienti, divertimento, ecc.), se il programma non e' disponibile per la mia piattaforma il problema e' mio. NB: gli sviluppatori di sw libero non sono santoni che hanno come unico obiettivo nella vita di rendere possibile a chiunque usare i loro programmi. Giusto per chiarire i termini della questione, non per fare polemica. Saluti. -- Paolo Cavallini See: http://www.faunalia.it/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Ciao Paolo,
giusta precisazione, e mi esprimo meglio: intendevo che non si dovrebbe dire "non sviluppo più su windows perché è un casino". Si può senz'altro dire, invece, "non sviluppo su windows perché non sono interessato a supportare quella piattaforma". Poi sulle motivazioni che stanno dietro ad ogni singolo progetto software, credo sia difficile generalizzare. Chiaramente se il porting su windows sottrae energie vitali al progetto, è comprensibile e sacrosanto che si decida di non farlo. Ribadisco che provo moltissima gratitudine verso chi ha sviluppato software cross-platform perché mi ha reso possibile passare a Linux senza prendermi due anni sabbatici per rifare tutto da capo. E credo aiuterà molti altri utenti a fare lo stesso passo. Grazie e buon lavoro Sig Il giorno lun, 07/11/2011 alle 12.01 +0100, Paolo Cavallini ha scritto: > Il 07/11/2011 11:57, Luca Sigfrido Percich ha scritto: > > Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un problema degli > > sviluppatori, non degli utenti. > No: gli sviluppatori sviluppano per i loro scopi (contratti con i loro > clienti, divertimento, ecc.), se il programma non e' disponibile per la > mia piattaforma il problema e' mio. > NB: gli sviluppatori di sw libero non sono santoni che hanno come unico > obiettivo nella vita di rendere possibile a chiunque usare i loro programmi. > Giusto per chiarire i termini della questione, non per fare polemica. > Saluti. > > -- > Paolo Cavallini > See: http://www.faunalia.it/pc > > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 540 iscritti al 4.11.2011 _____________ PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by Luca Sigfrido Percich
On Mon, 07 Nov 2011 11:57:02 +0100
"Luca Sigfrido Percich" <[hidden email]> wrote: > > Francesco, > > ti ringrazio per l'intervento misurato e costruttivo. > > Non tutti gli utenti Windows (i winari se ben interpreto, tra cui mi > includo senza vergogna) hanno la preparazione, il tempo, la voglia o > le opportunità di conoscere il software Open Source. Non credo che > atteggiamenti ostili come il tuo possano aiutare le persone a capire. > > Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un problema degli > sviluppatori, non degli utenti. Gli utenti come me (sono > agronomo/pedologo) per quanto appassionati di informatica fin > dall'infanzia, non hanno molto tempo da dedicare alla filosofia del > software; hanno bisogno di cose semplici, stabili, funzionali. Per > poter svolgere il loro lavoro. Sennò finisce che devono diventare > informatici, e allora che hanno studiato agraria a fare? si affollano quando si vuole preparare un software per windows - problemi che tornano, che appaiono su alcune macchine e su altre no, e soprattutto l'impossibilità di risalire alla radice dei problemi, che vengono risolti mettendoci delle pezze. Capisco che gli utenti non abbiano tempo di informarsi sui dettagli di compilazione di un software. Faccio però presente che la via alternativa, per molti, è CRACCARE il software proprietario, non comprarlo. E ci credo che lo fai, se puoi avere il software che hanno tutti senza spendere una lira e senza che *nessuno ti bussi alla porta chiedendoti se hai pagato la licenza*, e non hai tempo di imparare a usare altro. Se il software sotto licenza a pagamento fosse veramente a pagamento, voglio vedere se gli utenti sborserebbero tutti quei soldi solo per non aver tempo di provare a installare QGIS/GRASS/Linux... saluti Anne > Quest'ultima domanda la sto ponendo a me stesso, non darti pena a > rispondere, almeno non coi toni usati in precedenza. Grazie. > > Sig > > > > Il giorno lun, 07/11/2011 alle 11.08 +0100, Francesco Paolo Lovergine > ha scritto: > > Ergo non vedo proprio perché chi sviluppa FOSS deve adeguarsi a > > seguire > > 'sti bastardi. Possano morire loro e tutti i winari appresso. E > > fino a quel giorno sputare sangue e pagare fino all'ultima dannata > > licenza. > > > > > > _____________ > PRIVACY > Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e > confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al > destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio > stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio > è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a > distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente > comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo > improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla > legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). > > PRIVACY > Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e > confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al > destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio > stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio > è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a > distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente > comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo > improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla > legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). > _______________________________________________ Iscriviti > all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una > lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi > commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano > necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti > al 4.11.2011 -- http://gis.cri.fmach.it/ghisla/ _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Ciao Anne e grazie per l'intervento. Il giorno lun, 07/11/2011 alle 12.30 +0100, Anne Ghisla ha scritto: > Capisco che gli utenti non abbiano tempo di informarsi sui dettagli di > compilazione di un software. Faccio però presente che la via > alternativa, per molti, è CRACCARE il software proprietario, non > comprarlo. Questo non era in discussione. Dove lavoro abbiamo software proprietario (MapInfo) licenziato a costi peraltro non esorbitanti. Alcuni di noi stanno già usando QGIS su Linux, ma proporre una migrazione in massa di 40 postazioni da un ambiente all'altro non è uno scherzo. Ci arriveremo, ne sono certo, ma ci vorrà tempo e pazienza. Senz'altro per chi si affaccia sul mondo del lavoro fresco di laurea e con pochi soldi da spendere, partire da zero con software GFOSS è la scelta migliore. Ma quando hai un decennio di procedure, dati, layout di stampa, e soprattutto abitudini, in un ambiente, passare a GFOSS non è uno scherzo. E credo che in tal senso il cross platform possa aiutare. Comunque in mancanza di software cross platform si può benissimo usare la virtualizzazione, sono sicuro che queste tecnologie aiuteranno molte persone a fare il grande passo. Grazie e buon lavoro Sig _____________ PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by Francesco P. Lovergine
On Mon, 7 Nov 2011 11:08:55 +0100, Francesco Paolo Lovergine wrote
> Tu m'hai provocato e io me te magno: > > <flame> > > Una inutile perdita di tempo (vedi Grass e non solo) e una > sostanziale zappa sui piedi. > > Ci sono gli standard e devono essere seguiti, punto. > Andare dietro a sistemi operativi che se ne *fottono* degli standard > e si creano le proprie specifiche con il *precisco scopo* di creare > dei lock-in per gli utenti e developer significa perdere un mucchio > di tempo e dare agio a continuare a fare le cose come gli pare a chi > ha interesse a mantenere questi lock-in. > --- cut --- > Sviluppare multi-piattaforma in modalita' nativa oggi e' un massacro > a causa delle bad-practice in tal senso di casa Microsoft ed Apple > (spero che zio Steve stia bruciando all'inferno per questo). > <add_fuel_to_the_fire> sacrosante parole: e' vero, questi OS proprietari "fanno apposta" ad implementare lock-in artificiosi che servono solo a rendere difficoltose ed onerose le migrazioni cross-platform. anche quando non ve ne sarebbe assolutamente nessuna necessita' tecnica che possa giustificarlo. e non dobbiamo *mai* perdere occasione per ripeterlo, fino allo sfinimento .... </add_fuel_to_the_fire> <reality_check> pero' e' anche vero che poi il kernel di questi OS supporta comunque un layer di compatibilita' POSIX ragionevolmente decoroso; in particolare, il kernel di Mac Os X e' un kernel POSIX a tutti gli effetti (OpenBSD) il kernel di WinOZ ... boh, chissa' come/dove nasce: ma anche lui ha il suo livello POSIX (fatto male, spesso non del tutto conforme, eppure esiste). se chi scrive sw tenesse sempre nella debita considerazione la compatibilita' a livello POSIX le migrazioni non sarebbero necessariamente "sanguinose" (almeno, questo vale per i moduli "core", le librerie etc). spesso i "bagni di sangue" nascono anche grazie a quei developers che per "sentirsi fighi" usano indiscriminatamente a man bassa tutte le features "ultimissimo strillo" possibili ed immaginabili (anche quando non ce n'e' alcun bisogno), mentre si potrebbe facilmente scrivere lo stesso esatto codice in modo assai piu' facilmente "portabile". per quanto riguarda le interfacce grafiche, esistono ottimi moduli realmente cross-platform: Cairo, wxWidgets, Qt. peccato che svariati packages non li usino, e quindi si legano mani e piedi a X11, a Gnome o piuttosto a KDE. con conseguente proliferazione indiscriminata di doppioni e triploni: di cui nessuno sinceramente sente il bisogno, neppure su Linux. idem c.s. per la gestione delle connessioni network: libcurl consente di lavorare in modo assolutamente trasparente su tutte le piattaforme; ancora una volta, peccato che molti moduli non la usano e vanno direttamente sui BSD-sockets idem c.s. per i thread: esiste pthreads, che e' tranquillamente cross-platform. perche' insistere ad usare i thread "native" di Linux ? insomma, diciamocela tutta: per alcuni packages fare un porting cross-platform e' praticamente impossibile perche' sono "scritti apposta" per girare su Linux a volte addirittura, su di unica e ben precisa distro-versione. questo non ha nulla a che fare con il sw libero: questa, per chiamarla col nome che merita, e' semplicemente sciatteria professionale. </reality_check> > Usare Cygwin e' una mezza soluzione perche' questo tipo di layer > dovrebbero essere nativamente disponibili e *pienamente* supportati > nei sistemi proprietari. > Che guarda caso non hanno alcun interesse a farlo, anzi hanno > interesse a rendere la cosa piu' difficoltosa possibile. > <reality_check> Cygwin direi che ormai e' decisamente superato: oggi abbiamo MinGW + MSYS che supportano un piu' che decente dev-env standard su WinOZ [gcc, make, configure, tar, vim, nm ...] ed esiste anche MinGW64; entrambi funzionano perfettamente, anche come cross-compilers. per capirsi, non serve neppure avere un PC Win; si puo' ottenere un eseguibile Win anche direttamente su Linux ;-) dei due "nemici storici" direi che sotto questo profilo e' decisamente peggiore Mac: dove esiste solo X-Code, che in pratica e' un gcc standard, ma tutto infarcito di robazza Apple. il dramma di X-Code e' che l'unico modo per averlo e' di registrarsi sul sito Apple (macchinoso), e poi fare un download pesantissimo di oltre 1GB. perfettamente inutile, perche' quello che serve realmente e' il solo gcc: tutto il resto sono robazze GUI ed IDE Apple-only. (ovviamente da *non* toccare, neppure con le pinze, tutta roba tossico-nociva che ammazza qualsiasi portabilita') BTW non capisco neppure come questo sia possibile, visto che gcc e' free; eppure Apple e' riuscita perfettamente a "sequestrarlo" all'interno di X-Code, che piu' chiuso e proprietario di cosi' non esiste nulla al mondo. </reality_check> <anti_flame> io personalmente non ho nulla contro chi cerca di sviluppare sw free in modo facilmente portabile e cross-platform (btw ho il piacere di appartenere personalmente a questa categoria). IMHO sono ottime iniziative, che facilitano di gran lunga la penetrazione di massa del sw libero, e che in ultima analisi servono anche a rendere meno traumatica una eventuale transizione "liberatoria" su Linux. Ormai la lista dei packages tranquillamente "anfibi" e' molto lunga (e spesso di gran successo): da FireFox ad OpenOffice, senza trascurare Gimp, Apache, PHP, PostgreSQL, MySQL (e magari anche SpatiaLite); girano tutti indifferentemente su qualsiasi piattaforma. certo, spesso su Linux "girano meglio" :-D verosimilmente ha contribuito piu' il solo FireFox alla diffusione di massa del sw libero di tutti gli altri messi assieme (seguito a ruota da OpenOffice). rilancio un elemento assai interessante presente nel post iniziale che ha scatenato tutto il thread: Gnumeric e' probabilmente lo spreadsheet migliore, piu' accurato e piu' professionale che oggi ci sia in circolazione. ma gira solo sotto Linux: e questo lo relega in una posizione assolutamente marginale in termini di diffusione. e' stata una scelta strategica veramente saggia ? o sul lungo temine e' stato piuttosto un regalo insperato fatto ad M$ Excell e che ha finito col favorirne ulteriormente la diffusione di massa ? </anti_flame> <final_flame> io personalmente invece focalizzerei decisamente l'attenzione su due fenomeni che giudico malcostume: a) perche' mai un numero sempre maggiore di progetti OsGeo quando occorre un porting su WinOZ usa il compilatore proprietario M$ MSVC ? [vedi OsGeo4W) intendiamoci, non c'e' nulla di male: anche splite rilascia i makefile.vc per nmake, costa ben poca fatica, e magari a qualcuno serve. ma quello che invece trovo poco accettabile e' che un'organizzazione che (almeno in teoria) dovrebbe impegnarsi in prima linea per la diffusione del sw libero poi va di corsa ad utilizzare di preferenza strumenti "closed" e proprietari, quando invece esistono strumenti genuinamente free (ed assolutamente standard) come MinGW che possono fare egregiamente lo stesso identico lavoro. evidentemente, qua si che siamo di fronte ad un brutto segnale di "subalternita' culturale". b) vedo un gran proliferare di sw GPLv3 (oh yes), che pero' gira solo sotto .NET a me pare decisamente una brutta contraddizione in termini: che senso ha fare sw libero che pero' per girare richiede necessariamente una (ed una sola) piattaforma proprietaria ? </final_flame> ciao Sandro _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. 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In reply to this post by Luca Sigfrido Percich
On Mon, Nov 07, 2011 at 11:57:02AM +0100, Luca Sigfrido Percich wrote:
> > Francesco, > > ti ringrazio per l'intervento misurato e costruttivo. > > Non tutti gli utenti Windows (i winari se ben interpreto, tra cui mi > includo senza vergogna) hanno la preparazione, il tempo, la voglia o le > opportunità di conoscere il software Open Source. Non credo che > atteggiamenti ostili come il tuo possano aiutare le persone a capire. > > Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un problema degli > sviluppatori, non degli utenti. Gli utenti come me (sono > agronomo/pedologo) per quanto appassionati di informatica fin > dall'infanzia, non hanno molto tempo da dedicare alla filosofia del > software; hanno bisogno di cose semplici, stabili, funzionali. Per poter > svolgere il loro lavoro. Sennò finisce che devono diventare informatici, > e allora che hanno studiato agraria a fare? > > Quest'ultima domanda la sto ponendo a me stesso, non darti pena a > rispondere, almeno non coi toni usati in precedenza. Grazie. > La risposta è stata volutamente ed evidentemente provocatoria e sopra le righe. Se confondi questo con un atteggiamento ostile, mi sa che hai qualche problema di interfaccia. Forse usi un protocollo proprietario anche nella vita di relazione? (Quest'ultima frase ricade nel novero dei motti ironici, caso mai sfuggisse ...). Il tutto poi è privo di personalismi, è banalmente basato sulla mia (e non solo) esperienza. Ergo non ritenerti offeso, che manco ti conosco, magari sei il winaro più decente sulla faccia della terra :-P Tornando in topic: Gli utenti in questione possono continuare ad utilizzare Windows come hanno sempre fatto - pagando le necessarie licenze - oppure trovare le necessarie motivazioni *etiche* per scegliere qualcosa di completamente diverso. Senza costringere chi ha già fatto delle scelte etiche a tornare sui propri passi per soddisfare esigenze di utenti che l'etica non sanno nemmeno dove sta di casa, ma guardano solo alla propria comodità d'uso. Per di più quando mi tocca relazionarmi all'utente medio di cui sopra, scopro che quasi immacabilmente si confonde una scelta etica con una scelta economica. Aggiungendo al danno la beffa: gli si va incontro e si scopre il solito mezzo-pirata che usa FF o Opera perché "tanto so' gratis", e non capiscono nemmeno se glielo spieghi a gesti quale sia la differenza. Perdonatemi, ma quelli sono gli utenti che farebbero un favore al mondo FOSS restando nel mondo proprietario, che è esattamente alla loro misura e portata. Non è obbligatorio usare software FOSS, non lo ordina il medico, si vive pure senza. E se nel mondo proprietario pagassero anche qualche licenza ogni tanto, non gli farebbe neanche male :-) Fra l'altro l'esperienza mostra che la stabilità dei programmi portati in ambiente proprietario risente mediamente di svariati problemi addizionali (legati all'eco-sistema proprietario, che pare fatto a posta per rompere le pupille in tal senso), problemi che finiscono per allontanare gli utenti di sw proprietario invece di avvicinarli. Ergo, cui prodest? Comunque la si rigiri, la cosa si rivela un clamoroso autogol per chi sceglie il FOSS (developer o utente che sia), con altre motivazioni e per altre ragioni. Non tiriamo fuori poi la trita motivazione che ci voglia l'informatico per usare Ubuntu+Qgis (che sono i tipici prodotti usabili da un agronomo o da un archeologo) perché la realtà è diversa: la realtà è che l'utente medio risente di 'pigrizia informatica', la stessa che lo porta nel 2011 a ritardare fino alla morte il passaggio da WinXP a Win7, per usare un confronto terra terra. L'utente medio non ha NESSUNA intenzione di modificare nemmeno di una virgola il proprio modus operandi, perché ha altro da fare nella vita che *studiare e imparare a usare* un software diverso da quello che usa oggi. Prorietario o FOSS che sia. Darsi da fare per loro è perfettamente e inequivocabilmente inutile. Amen. PS: sono iscritto alla lista, non mandatemi in CC niente, grazie. Non fate come il Cavallini che dice che va di fretta - che Giove lo strafulmini - per la pigrizia di non usare un MUA decente con un reply-to-list ... -- Francesco P. Lovergine _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Ciao Francesco, Il giorno lun, 07/11/2011 alle 13.04 +0100, Francesco P. Lovergine ha scritto: > > > Il tutto poi è privo di personalismi, è banalmente basato sulla > mia (e non solo) esperienza. Ergo non ritenerti offeso, che manco > ti conosco, magari sei il winaro più decente sulla faccia della > terra :-P Non preoccuparti, grazie, nessuna offesa. Penso solo che una atteggiamento di chiusura (non è la chiusura una forma di ostilità?) verso l'utenza non linux non aiuti la diffusione di GFOSS. Poi i toni non mi sono piaciuti, forse non ho capito come interpretare il contenuto del tag <flame>...</flame>, ma questo è davvero un problema mio a cui cercherò senz'altro di porre rimedio. > danno la beffa: gli si va incontro e si scopre il solito > mezzo-pirata che usa FF o Opera perché "tanto so' gratis", e non > capiscono nemmeno se glielo spieghi a gesti quale sia la differenza. Qui secondo me servirebbe più divulgazione (sulle tematiche etico-filosofiche che stanno dietro al mondo FOSS), ma anche e inizialmente soprattutto esempi costruttivi su come col software GFOSS si possa fare altrettanto e spesso meglio di quel che si fa col software non FOSS. Aspettarsi che siano i singoli a imporre cambi di direzione o di etica aziendale dal basso credo sia un po' troppo, anche se di fatto viviamo in un paese dove le cose di valore devono essere necessariamente portate avanti dal basso visto che in alto nessuno sembra curarsene. Qui le postazioni Linux (degli esterni, però) sono sempre più numerose, è un buon segno. > Fra l'altro l'esperienza mostra che la stabilità > dei programmi portati in ambiente proprietario risente > mediamente di svariati problemi addizionali (legati all'eco-sistema > proprietario, che pare fatto a posta per rompere le pupille in tal senso), > problemi che finiscono per allontanare gli utenti di sw proprietario > invece di avvicinarli. Ergo, cui prodest? Capisco perfettamente e, come detto prima, accetto di buon grado le valutazioni degli sviluppatori sull'opportunità di effettuare il porting a fronte di costi / difficoltà insostenibili per il progetto; come ti do ragione sul fatto che il software malfunzionante possa essere un autogol. > L'utente medio non ha NESSUNA intenzione di modificare > nemmeno di una virgola il proprio modus operandi, perché ha altro > da fare nella vita che *studiare e imparare a usare* un software > diverso da quello che usa oggi. Prorietario o FOSS che sia. > Darsi da fare per loro è perfettamente e inequivocabilmente > inutile. Non sono d'accordo. Conosco questa pigrizia dalla quale mi sento affetto io pure: la si vince mostrando all'utente che col nuovo software può fare di più e meglio, con un vantaggio sociale ed economico. Ma credo che queste scelte debbano arrivare dall'altro, prevedere corsi di formazione, tenere conto che apprendere il software e le nuove tecnologie, oltre a richiedere del tempo, è parte integrante del nostro lavoro, e non un'attività da svolgere nei fine settimana; mica perché vogliamo una vita privata, eh, solo perché nei fine settimana ci sono i lavori in scadenza da finire. > PS: sono iscritto alla lista, non mandatemi in CC niente, grazie. > Non fate come il Cavallini che dice che va di fretta - che Giove > lo strafulmini - per la pigrizia di non usare un MUA decente > con un reply-to-list ... Ops, scusa, pigrizia anche mia, non si ripeterà. Ciao e grazie di esistere a voi tutti, sinceramente. Sig > > -- > Francesco P. Lovergine > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 540 iscritti al 4.11.2011 _____________ PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. 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In reply to this post by a.furieri
On Mon, Nov 07, 2011 at 12:45:20PM +0100, [hidden email] wrote:
> Cygwin direi che ormai e' decisamente superato: oggi abbiamo > MinGW + MSYS che supportano un piu' che decente dev-env > standard su WinOZ [gcc, make, configure, tar, vim, nm ...] > ed esiste anche MinGW64; entrambi funzionano perfettamente, > anche come cross-compilers. > per capirsi, non serve neppure avere un PC Win; si puo' > ottenere un eseguibile Win anche direttamente su Linux ;-) > > [...] Mi stai comunque dando ragione. Non entro nel merito delle tue indicazioni perché andremmo troppo lontano, salvo comunque ribadire che occorre tempo e risorse per fare il port in modo ragionevole in ambienti proprietari, tempo che secondo me è fondamentalmente buttato al vento ai fini di una diffusione consapevole del FOSS. > IMHO sono ottime iniziative, che facilitano di > gran lunga la penetrazione di massa del sw libero, > e che in ultima analisi servono anche a rendere meno > traumatica una eventuale transizione "liberatoria" > su Linux. > Sì appunto: eventuale. Ma molto eventuale. Vogliamo parlare di numeri sul desktop? Una buona parte dei software che si citano sono orientati al desktop. Non mi pare che abbiano contribuito a modificare l'approccio di Mario Rossi all'uso del computer, siamo sempre a percentuali risibili di adozione di sistemi liberi. Per Apache, PHP e in gran parte anche MySQL o PgSQL, solo un autolesionista li userebbe seriamente su Windows. Il resto è fuffa. > verosimilmente ha contribuito piu' il solo FireFox > alla diffusione di massa del sw libero di tutti gli > altri messi assieme (seguito a ruota da OpenOffice). > Diffusione? Ma parliamo di copie scaricate e usate o di consapevolezza? Sulla seconda mi sa che siamo lontanucci... > rilancio un elemento assai interessante presente nel > post iniziale che ha scatenato tutto il thread: > Gnumeric e' probabilmente lo spreadsheet migliore, piu' > accurato e piu' professionale che oggi ci sia in circolazione. > ma gira solo sotto Linux: e questo lo relega in una > posizione assolutamente marginale in termini di diffusione. > > e' stata una scelta strategica veramente saggia ? > o sul lungo temine e' stato piuttosto un regalo insperato > fatto ad M$ Excell e che ha finito col favorirne > ulteriormente la diffusione di massa ? > > </anti_flame> > Già vedo frotte di utenti Excel migrare armi e bagagli su un Gnumeric finalmente portato su Windows. Su dai, siamo seri... > <final_flame> > > io personalmente invece focalizzerei decisamente > l'attenzione su due fenomeni che giudico malcostume: > > a) perche' mai un numero sempre maggiore di progetti > OsGeo quando occorre un porting su WinOZ usa il > compilatore proprietario M$ MSVC ? [vedi OsGeo4W) > intendiamoci, non c'e' nulla di male: anche splite > rilascia i makefile.vc per nmake, costa ben poca > fatica, e magari a qualcuno serve. > ma quello che invece trovo poco accettabile e' > che un'organizzazione che (almeno in teoria) dovrebbe > impegnarsi in prima linea per la diffusione del sw > libero poi va di corsa ad utilizzare di preferenza > strumenti "closed" e proprietari, quando invece > esistono strumenti genuinamente free (ed assolutamente > standard) come MinGW che possono fare egregiamente lo > stesso identico lavoro. > evidentemente, qua si che siamo di fronte ad un brutto > segnale di "subalternita' culturale". > E' una conferma di quello che dicevo. La tentazione del lato oscuro forte è. Comodo e confortevole esso è, al giovane Jedi per combatterla tempra forte occorre, oppure corrotto presto egli sarà. E l'origine di tutto questo è ovvio: molti di quei progetti sono BSD e usati a piene mani dal software proprietario, che usa chiaramente MSVC e paga e orienta lo sviluppo in tal senso. In testa a tutti GDAL, ma chissà che il tappo adesso non sia saltato, grazie a Google ;-) > b) vedo un gran proliferare di sw GPLv3 (oh yes), che > pero' gira solo sotto .NET > a me pare decisamente una brutta contraddizione in > termini: che senso ha fare sw libero che pero' per > girare richiede necessariamente una (ed una sola) > piattaforma proprietaria ? > Schifezz++ senza nemmeno lo sforzo di usare mono, dotgnu e compagnia bella. Perché non glielo andate a dire a loro di farli multi-piattaforma? Provate, provate... -- Francesco P. Lovergine _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
On Mon, 7 Nov 2011 14:16:53 +0100, Francesco P. Lovergine wrote
> On Mon, Nov 07, 2011 at 12:45:20PM +0100, [hidden email] wrote: > > verosimilmente ha contribuito piu' il solo FireFox > > alla diffusione di massa del sw libero di tutti gli > > altri messi assieme (seguito a ruota da OpenOffice). > > > Diffusione? Ma parliamo di copie scaricate e usate > o di consapevolezza? Sulla seconda mi sa che siamo > lontanucci... > stiamo ai fatti storici concreti, che pesano sempre piu' delle teorie sara' anche un caso, ma da quando FireFox ha saputo conquistarsi una diffusione "robusta" scalzando M$ Explorer su moltissimi PC Win, per una curiosa coincidenza anche il browser di casa M$ ha iniziato ad evolvere velocemente dopo lunghi anni di stasi. molte tecnologie "esoteriche" (e particolarmente pericolose per la sicurezza, vedi ActiveX) sono state abbandonate per strada. la compatibilta' con gli standard W3C ha iniziato a significare qualcosa anche dalle parti di Redmond. se ti prendi la briga di fare un test (non ti preoccupare, non ti si attaccano le pulci, te lo giuro), MSIE 9 finalmente nel test di compatibilita' ACID3 riesce ad ottenere un decoroso 95/100 (fino all'anno scorso se non ricordo male arrivavano a fatica a 20/100). ed i siti web che sbandieravano in bella vista "e' tassativamente richiesto Microsoft Explorer per visualizzare correttamente i nostri contenuti" si sono ormai ridotti a scarse pattuglie in via di estinzione. ma anche lato Office, da quando OpenOffice e' diventato un concorrente agguerrito, guarda caso la stessa M$ ormai ha lasciato definitivamente perdere i propri criptici formati binari offuscati (.doc .xls) per passare ad XML. ok, XML incasinato e per nulla standard, ma pur sempre XML. e sara' sempre un caso, ma sempre nello stesso periodo M$ si e' finalmente decisa a pubblicare le specifiche tecniche dei propri formati binari (dopo che OOo comunque si era fatta tutto il reverse engineering per conto proprio), dichiarando pubblicamente che non avrebbe mai intentato cause legali contro chicchessia per violazione dei brevetti che coprivano quei formati. certo, sicuramente un ruolo significativo l'hanno giocato anche le pesanti sanzioni dell'anti-trust USA e dell'UE. ma queste sanzioni sono state possibili proprio perche' ormai erano largamente disponibili e largamente diffuse delle alternative robuste, stabili ed affidabili. per me personalmente, essere riusciti a costringere "i furbetti" a rispettare gli standard internazionali e ad adottare e supportare formati "meno chiusi", comunque rappresenta un grosso successo per il sw libero. e sono sicuro che anche tu la pensi allo stesso modo ;-) ciao Sandro _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by pcav
quoto in toto. Sviluppare software cross-platform e` sicuramente una buona pratica, ma non e` un *dovere* degli sviluppatori. ciao, madi
_______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by a.furieri
hehe :) .. verissimo!
… non ho mai avuto un un computer windows ma sono utente mac (sparatemi pure ma sono felice così') il mio laptop e' rigorosamente dualboot mac/linux da sempre (anche il ppc lo e' stato), con non pochi sforzi (all'inizio) su osx si riesce a compilare "tutto" (o quasi) a mano partendo dai sorgenti o usando repository per i binari (fink [0], mac port [1], homebrew [2]) o grazie a gentiluomini come W.K. [3] … fornisce binari ma anche utili note su come compilare e configurare lib relate al gis tornando in topic, ho un solo commento, un'alternativa a Xcode esiste [4] ciao! *\ 0 /* || _/ \_ p.s. se windwos si estinguesse lo sforzo di creare applicazioni multipiattaforma si ridurrebe del 98% … insegnamo linux nelle scuole elementari. Il giorno Nov 7, 2011, alle ore 6:45 AM, [hidden email] ha scritto: dei due "nemici storici" direi che sotto questo profilo _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by margherita
Ciao a tutti,
devo chiedere scusa per aver involontariamente mancato di rispetto agli sviluppatori, ma non ho mai sottinteso che sviluppare sw cross platform fosse un loro obbligo. Riassumo e poi prometto di tacere: 1. IMHO il SW cross platform può dare un serio contributo alla diffusione di GFOSS e aiutare gli utenti pavidi come me a fare il salto verso sistemi *completamente* open; anzi metto volentieri a disposizione la mia esperienza di migrazione graduale win->linux per chi mai di voi fosse interessato. 2. IMHO dire "non faccio cross platform perché è un casino" non è una motivazione accettabile per l'utente; dirgli "visto che è un casino e ho tempo limitato, non posso fare il porting" lo è, ed è comprensibilissimo. "E' difficile" non è sinonimo di "non posso farlo", a meno che non entrino concause economiche/tecniche etc. Ma forse sto cavillando :) Grazie ancora a tutti! Sig Il giorno mar, 08/11/2011 alle 09.35 +0100, Margherita Di Leo ha scritto: > > > Il 07/11/2011 11:57, Luca Sigfrido Percich ha scritto: > > Se sviluppare software cross-platform è difficile, è un > problema degli > > sviluppatori, non degli utenti. > No: gli sviluppatori sviluppano per i loro scopi (contratti > con i loro > clienti, divertimento, ecc.), se il programma non e' > disponibile per la > mia piattaforma il problema e' mio. > NB: gli sviluppatori di sw libero non sono santoni che hanno > come unico > obiettivo nella vita di rendere possibile a chiunque usare i > loro programmi. > Giusto per chiarire i termini della questione, non per fare > polemica. > Saluti. > > quoto in toto. Sviluppare software cross-platform e` sicuramente una > buona pratica, ma non e` un *dovere* degli sviluppatori. > > ciao, > madi > > > -- > Paolo Cavallini > See: http://www.faunalia.it/pc > > > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > [hidden email] > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 540 iscritti al 4.11.2011 _____________ PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). PRIVACY Le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e confidenziali. Il loro utilizzo e' consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo Sistema e a distruggere le varie copie o stampe, dandone gentilmente comunicazione all’indirizzo mail del mittente. Ogni utilizzo improprio e' contrario ai principi del D.lgs 196/03 e alla legislazione europea (Direttiva 2002/58/CE). _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Il 08/11/2011 10:31, Luca Sigfrido Percich ha scritto:
> Ciao a tutti, > > devo chiedere scusa per aver involontariamente mancato di rispetto agli > sviluppatori, ma non ho mai sottinteso che sviluppare sw cross platform > fosse un loro obbligo. Riassumo e poi prometto di tacere: No, perche' vuoi tacere? Stai dando contributi ad una discussione molto interessante, va bene cosi'. Anzi, vorrei che altri contribuissero. Il punto IMHO e': i porting ci avvicinano o ci allontanano dell'obiettivo finale (che come tutti sanno e' la conquista dell'universo da parte del sw libero)? Ci sono buoni argomenti per entrambe, ancora non sono sicuro. Saluti. -- Paolo Cavallini See: http://www.faunalia.it/pc _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
Il giorno 08/nov/11, alle ore 10:36, Paolo Cavallini ha scritto: > Il punto IMHO e': i porting ci avvicinano o ci allontanano > dell'obiettivo finale (che come tutti sanno e' la conquista > dell'universo da parte del sw libero)? Se la conquista dell'universo da parte del sw libero implica anche l'utilizzo esclusivo di un sistema operativo libero, cioe' Linux, allora i porting potrebbero essere inutili anzi allontanare dall'obbiettivo. A meno che, pero', il porting non serva come "grimaledello" per far entrare il sw libero su SO non liberi e poi faccia dire agli utenti: ma perche' in questo fantastico e dorato mondo empireo del software libero devo limitarmi ad usare applicazione libere su questo orrido, fetente, nauseabondo sistema operativo non libero? Perche' non fare il salto della quaglia completo e passare all'eden del sw libero ed eradicare completamente qualunque sistema operativo non libero dai miei hard disk? In questo caso, visto che avere l'ambizione di far passare tutti al Lato Chiaro della Forza in un sol botto vincendo le oscure forze dell'Impero forse e' un pelino velleitario, il porting potrebbe essere utile. Se, invece, piu' banalmente e terra-terra, si desidera lavorare e far lavorare con applicazioni libere e far si che la massima platea di utenti possa utilizzare le applicazioni libere ed entrare nella logica delle applicazioni libere (contribuendo poi allo sviluppo ecc. ecc. - nella logica dell'Open), allora secondo me il porting e' benvenuto, sia che uno desideri poi fare il passaggio completo e totale al mondo Open (incluso SO) sia che non lo voglia fare per millanta motivi. IMHO, visto che mi ritengo un moderato (e poiche' le prime opzioni che ho descritto mi sembrano venate di un certo qual integralismo talebano....) propendo per l'ultima opzione, e quindi il porting per me e' il benvenuto non solo come utente ma anche come sviluppatore di applicazioni. Ciao Marco _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by Luca Sigfrido Percich
On Tue, 08 Nov 2011 10:31:02 +0100, Luca Sigfrido Percich wrote
> Riassumo e poi prometto di tacere: > mi associo: dico l'ultima e poi mi zitto anch'io > dire "non faccio cross platform perché è un casino" non è > una motivazione accettabile per l'utente; dirgli "visto che > è un casino e ho tempo limitato, non posso fare il porting" > lo è, ed è comprensibilissimo. > giusto per chiarezza tecnica: hai centrato il punto, il bagno di sangue e' proprio "fare il porting": operazione nefasta, che andrebbe evitata sempre e comunque. chiaro che se tu sviluppi il tuo sw avendo come obbiettivo una ben precisa piattaforma (e magari usi pesantemente tutte le possibili opzioni particolari che quella piattaforma offre) poi "portarlo" su una piattaforma differente sara' inevitabilmente un'operazione dolorosa e faticosa: a volte addirittura del tutto impossibile dal punto di vista pratico. se invece sviluppi fin dall'inizio tenendo sott'occhio un ventaglio di piattaforme alternative, allora "fare cross-platform" non e' poi cosi' difficile. certo, richiede qualche (piccola) attenzione extra, ma diventa un'opzione realisticamente praticabile; specie se avrai l'accortezza di utilizzare oculatamente strumenti e frameworks che semplificano lo sviluppo cross-platform. ma qua si apre un universo (che rischia di portarci decisamente OT): se parliamo di librerie e/o di strumenti CLI (a riga di comando, shell) fare cross-platform e' quasi automatico, le difficolta' sono bassissime. se invece parliamo di strumenti GUI (finestre, mouse), allora tutto diventa terrificantemente piu' complicato. se infine parliamo di applicazioni GUI veramente complesse ed articolate (tipo QGIS), allora la complessita' diventa veramente mostruosa. considerazione interessante (da tenere sempre bene in mente): il sw libero e' fortemente rispettoso degli standard; quindi in linea di massima portare sw free su piattaforme proprietarie e' generalmente possibile (anche se non sempre semplice). non vale l'inverso: rendere cross-platform un sw nato inizialmente su piattaforma proprietaria in genere e' assolutamente impraticabile e del tutto irrealistico. meditate gente, meditate .... ciao Sandro _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
In reply to this post by epi
On Tue, Nov 08, 2011 at 04:27:41AM -0500, gmail wrote:
> se windwos si estinguesse lo sforzo di creare applicazioni multipiattaforma si ridurrebe del 98% > … insegnamo linux nelle scuole elementari. +1 --strk; () Free GIS & Flash consultant/developer /\ http://strk.keybit.net/services.html _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione [hidden email] http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011 |
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